Negli Stati Uniti la crescita dei consumi personali è tornata al livello pre-pandemia nel settembre 2021. Lo certifica Sea-Intelligence analizzando i dati pubblicati dal Bureau of Economic Analysis (BEA).
Il consumo di beni supera ancora quello dei servizi. Ad aumentare in misura maggiore è principalmente il consumo dei beni non durevoli. Dall’inizio del 2021 il tasso di crescita dei consumi dei beni durevoli è invece andato progressivamente diminuendo.
Una delle sottocategorie in maggiore crescita è quella dei mobili. L’arredamento assorbe una parte significativa dei volumi di container e rappresenta uno dei principali motori del boom dei volumi di importazione nordamericani.
I dati sembrano indicare che la componente mobili è un indicatore leggermente anticipatore dei consumi delle famiglie su altri segmenti di mercato. “Sembra che il consumatore medio acquisti prima mobili nuovi e solo successivamente, con un leggero ritardo, acquisti tappeti, lampade, rivestimenti per finestre, ecc” si legge nella nota stampa di Sea Int.
Il boom dei consumi che ha trainato i volumi dei container non ha mostrato segni di cedimento a settembre. Sebbene ci sia stato qualche elemento di declino nel tasso di crescita, questo è stato in larga misura guidato dai veicoli a motore e non dai prodotti di consumo tipicamente containerizzati.
Secondo gli analisti, non dovremmo aspettarci, nel breve e medio termine, un calo della domanda per risolvere i problemi di congestione di cui soffrono gli scali statunitensi.