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Tendenze di mercato

Container dry, la produzione sale a livelli record

di Redazione

La crescita che sta vivendo a livello globale la produzione di container dry spingerà con ogni probabilità il 2024 a rivelarsi sotto questo aspetto uno dei migliori anni di sempre.

Drewry riporta come nei primi sette mesi dell’anno sia stato raggiunto, soltanto per i container high-cube da quaranta piedi, un output globale di 1,4 milioni di unità, una quantità dieci volte superiore rispetto alle 125mila unità consegnate nello stesso periodo dell’anno precedente.

Particolarmente fruttuoso è stato per i container dry il secondo trimestre del 2024, periodo in cui la produzione ha raggiunto il suo massimo storico. Nel solo mese di luglio la produzione di container dry e reefer da parte delle fabbriche cinesi ha superato gli 850mila TEU.

A concorrere a questo incremento sono stati innanzitutto i tempi di transito più lunghi richiesti dalla circumnavigazione dell’Africa. La deviazione da Suez, una scelta obbligata da parte di quasi tutti i liner a causa della crisi del Mar Rosso, ha richiesto in media l’impiego di quattro navi in più (da 11 a 15) nei collegamenti tra l’Asia e l’Europa. Una situazione ben diversa da quella di un anno fa, caratterizzata invece da un eccesso di offerta e dalle preoccupazioni crescenti per le migliaia di container lasciati a prendere la polvere nei depositi o nei piazzali dei porti di tutto il mondo.

La consultancy firm britannica rileva ora come la disponibilità di container high-cube da 40 piedi stia diventatando sempre più limitata. Di fatto, servono più box per spostare lo stesso quantitativo di carico.

Un altro fattore che quest’anno ha contribuito all’aumentata richiesta di container è stato l’incremento delle esportazioni dall’Asia, in particolare nel secondo trimestre, con gli effetti a catena sulla congestione dei grandi hub di trasbordo.

La necessità di allineare le dimensioni del proprio equipment al mutato contesto economico sta portando le compagnie marittime a ordinare più box e a fare pressione sui produttori cinesi perché rispettino le date di consegna. L’obiettivo dei liner è quello di non perdere quote di mercato a favore dei rivali con una migliore disponibilità di box.

Secondo Drewry, il mercato dei container viaggia verso il tutto esaurito, con un pieno di ordini fino a metà ottobre.

Anche la produzione di contenitori refrigerati è aumentata nel secondo trimestre, anche se i numeri rimangono nel range osservato negli ultimi trimestri.

Il tonnellaggio dei carichi reefer sulle rotte che normalmente includono il Mar Rosso è diminuito di oltre il 5% su base annua nel 2023. Una tendenza simile è stata osservata nel mercato reefer globale, con una diminuzione dello 0,7% su base annua, segnalando la relativa debolezza del settore.

Non aumenta, comunque, soltanto la richiesta di nuovi container. Secondo BIMCO, nei primi sette mesi del 2024 è stata commissionata ai cantieri navali la costruzione di portacontainer per una capacità complessiva 1,59 milioni di TEU. Si tratta del terzo risultato migliore di sempre dal  Soltanto nei primi sette mesi del 2021 e del 2022 erano stati raggiunti volumi maggiori.

Se consideriamo che nel solo triennio 2021-2023 è stata contrattualizzata l’acquisizione di nuova capacità per un totale di 8,86 milioni di TEU, risulta già essere stato superato il record raggiunto nel quadriennio 2004-2007, quando furono commissionate nuove navi per un totale di 8,31 milioni di TEU.

Con gli ordini commissionati negli ultimi tre anni e mezzo, la capacità andrà ad aumentare del 44% rispetto ai livelli del 2021, anche se la crescita effettiva della flotta dipenderà dal numero di navi che saranno riciclate.

Dal 2021 ad oggi sono state riciclate soltanto 150 navi (per un totale di 0,24 milioni di TEU). L’età media delle portacontainer è aumentata dai 13 anni di inizio 2021 ai 13,9 di oggi.

“L’attività di riciclaggio delle navi è stata molto bassa e i 3,88 milioni di TEU contrattualizzati e consegnati da allora hanno già contribuito ad aumentare la flotta globale del 25% dal 2021, afferma il Chief Shipping Analyst di BIMCO, Neil Rasmussen.

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