Interventi

La proposta di uno Smart Port Index

Misuriamo insieme l’innovazione nei porti europei

di Stefano Corsini

Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale

Testo dell’intervento pronunciato alla Naples Shipping Week, in apertura della sessione “Il porto smart naviga lungo le rotte digitali globali”, a cura dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.

Le infrastrutture portuali non sono soltanto fisiche. Un porto non è fatto solo di dighe, fondali, banchine e piazzali ma di reti tecnologiche in grado di comunicare con navi, treni, veicoli connessi. L’elemento “innovazione” estende i confini del concetto stesso di pianificazione portuale, portando a un nuovo livello di attenzione il tema dello sviluppo delle infostrutture, delle reti e dei servizi.

Oggi la rivoluzione dell’industria 4.0 e della connettività pervasiva pone gli scali portuali nazionali di fronte a sfide inedite. Un Piano Regolatore del Sistema Portuale degno di tale nome non può più prescindere da un assessment tecnologico approfondito. Se le scelte sulle infrastrutture fisiche si pongono su un orizzonte temporale di 20, 30 o più facilmente 50 anni, è necessario incorporare in quelle scelte una valutazione su quali tecnologie saranno disponibili come minimo tra 5 o 10 anni.

Le nuove “Linee Guida per la redazione dei Piani Regolatori di Sistema Portuale”, emanate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel marzo del 2017, purtroppo ignorano ancora completamente tali aspetti. Per questo nelle sedi istituzionali appropriate ci faremo promotori di una proposta per la costruzione di una metodologia condivisa, che sia in grado di incorporare nella pianificazione portuale gli assessment tecnologici.

Questa proposta può fare leva sull’art. 4-bis della legge 84/94 (introdotto primo comma dell’art. 5 del dlgs. 169 del 4 agosto 2016), sulla base del quale la pianificazione del sistema portuale deve ora essere rispettosa dei criteri di sostenibilità energetica ed ambientale, in coerenza con le politiche promosse dalle vigenti direttive europee in materia. Si tratta di una novità importante.

Soluzioni digitali – già disponibili oppure in via di sviluppo come il 5G – consentono di “aggiustare il tiro” nelle scelte d’infrastrutturazione, razionalizzano la produttività degli investimenti pubblici, in definitiva liberando risorse per uno sviluppo sostenibile.

Il porto è un testbed naturale per testare e dimostrare il funzionamento e la rispondenza agli standard di una molteplicità di tecnologie del cluster ICT (Sensoristica, Internet of Things ma anche green solutions), che possono poi avere un impatto sul sistema portuale, e che, in generale, rendono il porto attrattivo per soggetti industriali di livello internazionale.

Anche al fine di avere degli strumenti più utili per la gestione del porto in termini di “Bilancio portuale”, inteso non in senso strettamente economico, ma come valido strumento di supporto decisionale, servono nuovi indicatori di performance di sistema, non legati esclusivamente al livello di accessibilità, utilizzo, sicurezza delle infrastrutture, ma in grado di stabilire il grado di connettività, disponibilità e accessibilità delle informazioni, delle reti, delle piattaforme e della sensoristica distribuita che converge verso il Port Monitoring di nuova generazione.

Per questo l’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale lancia oggi l’idea di costruire – assieme ad altri porti italiani europei e del Mediterraneo occidentale – uno Smart Port Index: uno strumento condiviso per misurare, confrontare, valutare ex ante ed ex post il grado di innovatività tecnologica, ambientale, operativa.

La nostra volontà è di definire metodi, contenuti e partenariato dello Smart Port Index, al fine di portarlo all’attenzione dell’Organizzazione dei Porti Europei (ESPO) in occasione della Conferenza annuale che nel 2019 si terrà a Livorno.

L’esperienza delle reti di città, che hanno saputo collaborare e condividere lo strumento dello Smart City Index  per dare una “metrica” all’innovazione, è un importante punto di riferimento anche per i sistemi portuali. Occorre cominciare da quanto di buono fatto in questo campo dall’European Innovation Partnership on Smart Cities and Communities per fissare assieme un’agenda comune che estenda l’esperienza vincente delle smart cities alle specificità delle città portuali.

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