MSC è la compagnia di navigazione che nella prima metà dell’anno è cresciuta di più in termini di capacità di stiva offerta. Lo rivela Alphaliner nel suo ultimo report.
I margini EBIT aumentati a livelli record nel primo trimestre dell’anno segnalano come il momento d’oro non sia ancora passato per i big del trasporto marittimo di container. Con un aumento medio dell’utile operativo del 57,4% su Gennaio-Giugno 2021, i vettori hanno cumulato nella prima metà del 2022 un tesoretto da spendere nell’espansione della flotta.
La compagnia di Aponte ha conquistato la prima posizione nella speciale top ten stilata dalla consultancy firm francese grazie ad una abbondante campagna acquisti nel mercato dell’usato: sono 220 le navi dei seconda mano acquistate da Agosto 2020 ad oggi. Nel primo semestre il liner ha visto la propria capacità aumentare del 4,2%.
ZIM è il vettore che ha registrato la crescita percentuale maggiore, portando a casa un +16,8% tra Gennaio e Giugno. La flotta è aumentata soprattutto grazie all’innesto di molte navi panamax prese a nolo per periodi sino a cinque anni.
CMA CGM, che nel periodo di riferimento ha avuto il tempismo di prendere in consegna nove newbuilding da 15.000 TEU, ha incrementato la propria capacità del 4%.
Mentre Evergreen, che secondo trimestre ha raggiunto il nuovo massimo storico di 5,9 miliardi di dollari di ricavi operativi, ha visto la propria capacità crescere del 5,2% nel periodo di riferimento, grazie all’entrata in esercizio di newbuilding ordinate tra il 2018 e il 2019.
Complessivamente, la capacità della flotta mondiale è cresciuta dell’1,7% nella prima metà dell’anno, a 25,4 milioni di TEU.
Quattro compagnie hanno fatto registrare una diminuzione della capacità complessivamente impiegata: si tratta di Cosco (-1%); ONE (-1,2%); Maersk e HMM (-0,6% per entrambi).