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L'OCSE pubblica il suo Interim Economic Outlook

Crescita al ribasso per i Paesi sviluppati

di Redazione

Previsioni di crescita al ribasso per tutti i Paesi sviluppati. Nel suo ultimo Interim Economic Outlook l’OCSE delinea un quadro previsionale peggiorativo rispetto a quello indicato nelle stime di dicembre scorso, sottolineando come le barriere commerciali più elevate in diverse economie del G20 e la maggiore incertezza geopolitica e politica gravino sugli investimenti e sulla spesa delle familgie.

Secondo l’Organizzazione con sede a Parigi, la crescita economica dovrebbe ridursi progressivamente dal 3,2% nel 2024, al 3,1% nel 2025 e al 3% nel 2026.

Moderate le prospettive di crescita sia per gli Stati Uniti (2,2% nel 2025 e 1,6% nel 2026) che per l’area Euro (1% nel 2025 e 1,2% nel 2026). Mentre per l’Italia è prevista una crescita economica dello 0,7% quest’anno, in ribasso di 0,2 punti percentuali rispetto alle previsioni di dicembre.

L’OCSE sottolinea come le pressioni inflazionistiche persistano in molte economie. L’inflazione globale dovrebbe attestarsi al 3,8% nel 2025, salvo poi scendere al 3,2% nel 2026 nelle economie del G20.

Per l’OCSE l’elevato livello di incertezza geopolitica comporta rischi sostanziali per le proiezioni a causa dei riflessi negativi sulla fiducia delle imprese e dei consumatori.

L’Organizzazione ha elaborato una simulazione sugli effetti deprimenti che l’imposizione di nuovi dazi del 10% sulle importazioni mondiali (dagli altri Paesi agli USA e viceversa) potrebbero avere sull’economia mondiale.

Il PIL mondiale rischia di calare di un ulteriore 0,3 per cento entro il terzo anno a partire dall’applicazione del nuovo regime doganale. Nello stesso periodo, è prevista una crescita dello 0,4% annuo dell’inflazione.