Il Federal Bureau of Investigation ha lanciato un’indagine criminale sul catastrofica collisione che il 26 marzo scorso ha causato il crollo del Francis Scott Key Bridge. Lo riferisce il Washington Post, aggiungendo che l’FBI proverà a verificare se l’equipaggio fosse al corrente dei problemi meccanici della nave.
Secondo alcune testimonianze raccolte infatti dalla CNN nei giorni successivi all’incidente, la portacontainer Dali aveva sofferto di continui problemi di interruzione di corrente mentre era ormeggiata a Baltimora. A dichiararlo un lavoratore portuale, che però ha immediatamente ritrattato la propria posizione, dicendo di non poter provare ciò che aveva raccontato.
Quel che è certo è che la nave aveva immediatamente perso potenza poco prima di schiantarsi contro il ponte, così come dimostrano le riprese video del tragico incidente.
Otto operai edili si trovavano sul ponte al momento della collisione. Due sono rimasti feriti, altri sei sono caduti in mare. Nei giorni successivi sono stati recuperati i corpi di tre persone mentre si presume che la altre tre siano morte.
In una dichiarazione rilasciata a USA TODAY, l’FBI ha confermato l’esistenza dell’indagine: “L’agenzia è presente a bordo della nave mercantile Dali e sta conducendo attività di polizia autorizzate dal tribunale. Non ci sono altre informazioni pubbliche disponibili e non avremo ulteriori commenti” ha dichiarato un portavoce del Federal Bureau.