Zeno D’Agostino conferma che è pronto a dimettersi se la situazione non dovesse cambiare. In una intervista rilasciata un’ora fa per il Tg L7 a Carmelo Schinnà, il presidente dell’Autorità di Sistema di Trieste è categorico: “Si parla di blocco ad oltranza. Mi sembra di capire che nessuno si fermi” dice, riferendosi allo sciopero contro il Green Pass minacciato dal Comitato Lavoratori Portuali di Trieste.
“Abbiamo i guerrieri che vanno avanti. Qualcuno deve portare la pace e la pace arriverà con mie dimssioni. Così capiranno che cosa vuol dire lavorare tutti giorni per sei anni, portare il porto dove lo abbiamo portato e poi distruggere tutto perché presi da una voglia di protagonismo che non mi appartiene”.
Per D’Agostino, la protesta di domani sarà di ordine pubblico: “I portuali – dice – sono una parte minimale del corteo no green pass che viene semplicemente trasferito davanti ai varchi impedendo al porto di continuare ad operare”.
Il presidente dello scalo giuliano sottolinea come questa protesta non abbia nulla a che fate con le vicende di un “porto lanciatissimo a livello mondiale. In questi giorni sto ricevendo telefonate preoccupate da parte di clienti e investitori. Parliamo di miliardi che stanno ballando”.