Segna un decisivo passo in avanti il progetto della Darsena Europa, l’opera di espansione a mare con la quale il porto di Livorno mira a conquistare nuove quote di traffico.
Dopo mesi di lavoro, è stato infatti firmato questo pomeriggio, alla presenza del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il contratto di appalto integrato per la realizzazione delle opere marittime di difesa e dei dragaggi.
Ad apporre la firma in calce all’accordo contrattuale, il commissario straordinario dell’opera, Luciano Guerrieri, e il procuratore speciale Carlo Alberto Marconi, intervenuto in rappresentanza di Sidra, impresa capogruppo mandataria del Raggruppamento Temporaneo di Impresa formato, oltre che da Società Italiana Dragaggi, da Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Sales e Fincosit.
Con la firma del contratto, gli aggiudicatari avranno a disposizione 90 giorni per consegnare il progetto esecutivo, per predisporre il quale l’RTI ha incaricato un raggruppamento di progettisti composto da Technital spa (società mandataria), Modimar Project ed E&G. Successivamente, verranno avviate le attività per la bonifica bellica, che richiederanno 270 giorni di tempo.
I lavori veri e propri dureranno invece 1700 giorni. Per le opere marittime si prevede la realizzazione di una diga foranea esterna di 4,6 km, composta dal nuovo molo di sopraflutto (Diga Nord) e dalla nuova Diga della Meloria in sottoflutto (mentre quella vecchia verrà demolita). Verranno inoltre realizzate dighe interne per 2,3 km, a delimitare le nuove vasche di colmata (100 ettari) che si andranno ad aggiungere a quelle già esistenti (da 70 ettari) e già oggetto di un progetto di consolidamento.
Gli interventi di dragaggio sono finalizzati all’imbasamento delle nuove opere, all’approfondimento dei fondali del canale di accesso e alla realizzazione dei bacini e delle darsene interne.
In tutto, verranno dragati 15,7 milioni di metri cubi di sedimenti. Una quota parte del materiale di escavo, per un totale di cinque milioni di metri cubi, verrà destinato al contrasto dell’innalzamento del livello del mare e della perdita delle superfici della costa per effetto dell’erosione costiera. Al tempo stesso i sedimenti verranno impiegati come materiale di riempimento e di costruzione, in sostituzione del materiale vergine di cava, quindi con finalità di protezione del Paesaggio.
La struttura commissariale conta di far partire il cantiere entro la fine dell’anno, una volta acquisita la Valutazione di Impatto Ambientale, il procedimento mediante il quale vengono preventivamente individuati gli effetti sull’ambiente di un progetto infrastrutturale.
La stipula del contratto d’appalto rappresenta un segnale importante per il rilancio del porto di Livorno. “L’opera cambierà il volto del nostro scalo e avrà un impatto rilevante su tutto il Sistema Portuale dell’Alto Tirreno” ha dichiarato Guerrieri. “Non è stato facile raggiungere questo traguardo, lo abbiamo fatto con determinazione e costanza grazie a un lavoro di squadra che ha visto impegnata tutta la struttura commissariale”.
Contestualmente all’avvio del lavori, l’AdSP procederà con separato appalto ad avviare la gara del terminal vero e proprio, per realizzare e gestire il quale verrà chiesto il contributo dei privati.
Le dimensioni della facility prevedono 60 ettari di piazzale, una banchina di 1400 metri lineari con fondali a -16 metri (con possibilità di approfondimento fino a – 20 metri), un nuovo canale di accesso a Nord del porto con fondali a – 17 metri (con possibilità di approfondimento a – 21 m).
Con la nuova infrastruttura, Livorno si pone l’obiettivo di raddoppiare il traffico dei container, passando dagli attuali 800 mila ai futuri 1,6 milioni di TEU. “Ci aspetta un percorso complesso dal punto di vista tecnico e amministrativo” ha aggiunto Guerrieri. “Entro il 2026/2027 contiamo di avere quella situazione logistica e competitiva che potrà consentire al nostro scalo di acquisire una rinnovata competitività nel panorama internazionale”.
Guerrieri ha voluto ringraziare espressamente la vice commissaria Roberta Macii e la sua struttura per il lavoro svolto sino ad oggi. Ed ha rimarcato l’importanza del supporto operativo che la Regione Toscana e il Comune di Livorno non hanno mai fatto mancare (“Senza la collaborazione del personale della Regione, che ha lavorato anche durante le ferie natalizie, non saremmo mai riusciti a comporre la commissione di gara nei tempi previsti).
Il commissario straordinario ha infine voluto rivolgere un in bocca al lupo al Raggruppamento Temporaneo di Imprese che sarà chiamato a svolgere il lavoro.
Un lavoro della cui complessità ha parlato nel corso dell’evento lo stesso Marconi: “Si tratta dell’opera di ingegneria marittima più importante di Italia” ha dichiarato. “I numeri sono di assoluto rilievo: dovremo dragare 16 milioni di metri cubi di sedimenti; realizzare una diga da 4,6 km, trasportare 5 milioni di tonnellate di materiale lapideo e posizionare 25 mila massi di protezione delle scogliere. Assieme a Fincantieri, Fincosit e Sales siamo tutti focalizzati sull’obiettivo. Che dovrà essere raggiunto in tempi piuttosto ristretti, entro il 2026/2027”.
Anche il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, intervenuto all’evento assieme all’assessora comunale al porto, Barbara Bonciani, non ha mancato di sottolineare l’importanza della firma di oggi: “Grazie al lavoro svolto dall’AdSP si scrive un pezzetto di futuro” ha detto. “La Darsena Europa è il treno che la città e il territorio possono assolutamente perdere. La firma di oggi è un passaggio fondamentale per arrivare a disegnare e costruire il porto del domani”.
E si è mostrato soddisfatto, a tratti entusiasta, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che dopo una breve parentesi storica sulle origini di Livorno, sulle leggi livornine e sul ruolo che il porto ha giocato nel contesto territoriale di riferimento, si è soffermato sull’importanza dell’opera, definendola una opportunità unica per per l’Italia: “La firma di oggi è un atto irreversibile che porterà Livorno a porsi verso l’esterno come uno tra i più importanti scali italiani. Dalla Darsena Europa dipende lo sviluppo a mare di quella che, da sempre, è considerata la principale porta di ingresso della Toscana” ha dichiarato.
Giani ha voluto ringraziare Guerrieri e la Macii per il lavoro svolto. “Il presidente dell’AdSP ha saputo unire a competenza e buon senso una indubbia capacità di intermediazione politica. E’ merito suo e della dott.ssa Macii se siamo arrivati a questo risultato. La Darsena Europa sarà il fulcro del futuro sviluppo del maggior porto toscano”.
Ai ringraziamenti si è unita anche la stessa Macii: “Essere qui oggi, veder coronare con questa firma un obiettivo che in questi mesi abbiamo cercato faticosamente di raggiungere, è un onore e una responsabilità. Voglio ringraziare tutta la Struttura per quanto fatto”.
Alla firma erano presenti, tra gli altri, il consigliere regionale Francesco Gazzetti e gli altri due dirigenti della Struttura Commissariale, Enrico Pribaz (responsabile per la parte infrastrutturale) e Simone Gagliani (responsabile per quella amministrativa ed economica).