Tarda Estate, al massimo Settembre. E’ l’orizzonte temporale che dovrebbe segnare, di fatto, il passaggio dal progetto alla realtà per la Darsena Europa, il secondo investimento portuale più importante in Italia dopo quello della Diga di Genova, opera strategica con la quale l’AdSP mira ad aumentare i volumi di container movimentati dallo scalo, mettendo al contempo ordine nel porto esistente.
In occasione di una audizione davanti alla terza commissione consiliare del Comune (Lavoro ed Economia), il presidente dell’ente portuale e commissario dell’opera, Luciano Guerrieri, ha voluto fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento delle procedure e dei lavori.
Guerrieri si è detto fiducioso di poter chiudere la procedura di VIA entro la fine dell’estate: “Si tratta di un processo complesso – ha dichiarato -, a Dicembre abbiamo inviato a Roma la documentazione completa, ricevendo, nelle settimane successive, molteplici richieste di chiarimenti e integrazioni da parte delle istituzioni e di associazioni varie, dal Parco San Rossore ad Arpat e Regione”.
Le osservazioni ambientali arrivate al Ministero, 293 in tutto, hanno spinto la struttura commissariale a produrre una nuova documentazione, che Guerrieri spera di riuscire a inviare alla Commissione Via entro metà luglio: “Speriamo di poter avere il pronunciamento finale entro fine Estate. Dopodiché in tempi rapidi potremo andare alla consegna dei lavori al mare”, sottolinea il commissario della Darsena Europa, ricordando come il contratto di appalto integrato per la realizzazione delle opere marittime di difesa e dei dragaggi se lo fosse aggiudicato, a marzo del 2022, il Raggruppamento Temporaneo di Imprese guidato dalla capogruppo mandataria Sidra e formato, oltre che da Società Italiana Dragaggi, da Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Sales e Fincosit.
Il caro materiali rappresenta senz’altro una preoccupazione per il n.1 del porto di Livorno, che ipotizza un aumento potenziale del 40% dei costi di realizzazione delle opere marittime: si tratta di 100-120 mln di euro in più da aggiungere ai 450 mln di euro previsti per la parte pubblica.
“Il governo ha però stanziato finanziamenti che potranno essere erogati su richiesta delle stazioni appaltanti” ha aggiunto Guerrieri. “Avranno la priorità i progetti commissariati e del PNRR. Ci faremo affidamento”.
Caro materiali a parte, Guerrieri ha anche comunicato come l’AdSP non sia impegnata soltanto sul fronte della procedura di valutazione di impatto ambientale. L’ente è anche al lavoro per arrivare a completare le attività di bonifica bellica, considerate il primo importante traguardo da raggiungere per arrivare all’apertura definitiva di tutto il cantiere. L’operazione è ciclopica, soprattutto se si considera che per buona parte dell’attuale specchio di mare a ovest della Darsena Toscana ci sarà da approfondire il fondale, per un totale di oltre 16 milioni metri cubi di sedimenti. L’operazione di bonifica si estenderà su un’area complessiva di 200 ettari.