La raffica di restrizioni varata il 14 maggio scorso dall’amministrazione Biden contro le importazioni dalla Cina (dazi oltre il 100% sulle auto elettriche; del 25% sulle batterie al litio; del 50% su chip e pannelli solari) non preoccupano più di tanto il direttore esecutivo del porto di Los Angeles, Gene Seroka. Che nel press briefing andato ieri in scena si è affrettato a rassicurare quanti temevano ricadute negative sulle prestazioni del porto della Baia di San Pedro.
“I dazi annunciati dal Governo statunitense sono di portata ristretta, coprono circa 18 miliardi di dollari di importazioni” afferma Seroka.
“Non penso che da tali restrizioni deriveranno perdite realmente apprezzabili sul lato dell’import” aggiunge, prevedendo comunque per i prossimi mesi un rush alle importazioni di materie prime e beni dalla Cina. I caricatori si affretteranno infatti a ordinare quanta più merce possibile prima dell’entrata in vigore delle nuove restrizioni, che saranno operative a partire da quest’anno.
Intanto, analizzando le performance del porto, Seroka ha fatto presente come nel mese di Aprile siano complessivamente transitate dalle banchine dello scalo portuale 770 mila TEU, di cui oltre 410mila TEU allo sbarco e 133mila TEU allo sbarco. I container vuoti sono stati 220 mila.
