News

L'iniziativa del World Bank Group

Ecco l’indice che misura lo stress della catena logistica

di Redazione

Un nuovo indice per calcolare le ricadute che le dinamiche congiunturali avverse possono avere sulle catene logistiche. Lo ha messo a punto il Word Bank Group, con l’intento di calcolare esattamente la capacità aggiuntiva richiesta per il trasporto della merce in situazioni particolarmente difficili, caratterizzate ad esempio da alti livelli di congestione portuale.

Il Global Supply Chain Stress Index sarà aggiornato mensilmente e traccerà le portacontainer più grandi, a partire dalle classi di tipo panamax.

In sostanza, il nuovo indice calcola la capacità aggiuntiva che sarebbe richiesta a livello globale per soddisfare la domanda di mercato nel caso in cui le portacontainer si trovassero all’improvviso costrette ad aspettare in rada più del dovuto prima di essere lavorate in un porto o nel caso in cui venissero dirottate altrove.

Si parla quindi di stress quando le portacontainer impiegano più tempo di quello solitamente previsto per raggiungere una destinazione di mercato. Ad esempio, gli attacchi nel Mar Rosso hanno costretto le navi a bypassare il Mar Rosso e a circumnavigare l’Africa. Il dirottamento delle spedizioni verso il Capo di Buona Speranza ha aumentato di 6500 km le distanze medi di navigazione sul trade Asia-Europa, con un incremento di 10 giorni del tempo necessario per coprire la rotta.

Considerando le connessioni tra questi stress economici e le rate di nolo, che nel periodo 2021-2022 sono schizzate verso l’alto, l’indice mostra come ogni milione di TEU di capacità aggiuntiva richiesta a causa di una data condizione di stress faccia salire i corrispondenti valori dello Shanghai Containerized Freight Index di 2300 dollari a TEU.

Torna su