L’Italia intende “aprire una discussione seria e approfondita che possa portare a iniziative concrete per mitigare alcuni effetti negativi derivanti dall’inclusione nel sistema ETS del settore marittimo”. Lo ha detto a Lussemburgo, nel corso della sessione dei lavori del Consiglio Ambiente, il Ministro Gilberto Pichetto.
Già in precedenza il Ministro aveva comunicato l’intenzione di far inserire tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio di oggi una informativa al fine di difendere gli scali italiani.
“Come riconosciuto dalla stessa Commissione, le soluzioni adottate fino a oggi non valgono ad affrontare con efficacia il problema di reindirizzamento dei traffici marittimi di merci con trasbordo su rotte esterne all’Unione, che comporta, oltre che risultati indesiderati dal punto di vista ambientale, gravi conseguenze negative per la stessa competitività europea”, ha detto Pichetto.
Il Ministro ha ribadito che, senza modifiche, si va verso una sicura perdita di competitività di molti porti di scalo europei, e in particolare italiani”.
Il nostro Paese, quindi, ritiene che il meccanismo correttivo a oggi individuato “non sia assolutamente sufficiente”. Il Governo italiano, ha spiegato Pichetto, chiede quindi alla Commissione di fornire una lista di possibili misure correttive, “e si rende disponibile a una discussione immediata per evitare le indesiderate conseguenze economiche, sociali ed ambientali che deriverebbero dall’applicazione delle regole attuali”.