Interviste

Colloquio con Timothy Cosulich

Futuro green? Il cambiamento siamo noi

di Redazione Port News

Se prima della pandemia era doveroso avviare un dibattito serio sulla necessità di un cambiamento di sistema, il Covid-19 ha chiarito quanto sia importante indirizzare gli investimenti verso una crescita verde e più inclusiva.

Ne sa qualcosa Timothy Cosulich, che nell’omonima impresa di famiglia riveste il ruolo di CEO Marine Fuel: «Oggi lo sviluppo di mercato ed economico non può che essere sostenibile. Il processo di decarbonizzazione dell’economia globale deve essere accompagnato da iniziative mirate e da impegni concreti. Anche le aziende sono chiamate ad assumersi a tal riguardo la loro piena responsabilità».

Sentito da Port News, Cosulich commenta con queste parole l’investimento annunciato pochi giorni fa dall’azienda nello small scale LNG: «Abbiamo commissionato al cantiere cinese CIMC SOE la costruzione della nostra prima bettolina a Gas Naturale Liquefatto. Si tratta di una iniziativa particolarmente onerosa, ma che riteniamo possa soddisfare una importante domanda di mercato».

Iniziative mirate e dedicate al rinnovo della flotta navale o alla realizzazione delle infrastrutture sistemiche, come quelle del bunkeraggio del GNL ship-to-ship e truck-to-ship e delle navi bunkering, rispondono alla necessità di dare una risposta chiara alle esigenze di sostenibilità ambientale avanzate ormai in modo trasversale sia dalle parti sociali che dalle istituzioni.

«Nel mondo del marine fuel si parla da tempo del processo di decarbonizzazione. Se l’ammoniaca, il metanolo o l’idrogeno rappresentano nel lungo periodo soluzioni percorribili è difficile che nell’immediato possano trovare un qualche sbocco pratico. Ci troviamo in una situazione ancora in divenire».

Il GNL, invece, è ormai ampiamente diffuso: «Sebbene non rappresenti una soluzione definitiva per neutralizzare le emissioni di C02 nel trasporto marittimo, in questa fase di transizione il gas naturale liquefatto è  uno dei pochi carburanti largamente commercializzati a garantire un basso impatto ambientale».

E’ questo il motivo che ha spinto la società ad acquistare la nuova LNG bunkering vessel: «Si tratta di una unità in grado di trasportare sino a 8000 metri cubi di GNL e verrà usata per il rifornimento di navi passeggeri nel Mediterraneo».

Il progetto si è dimostrato affidabile ed ha ricevuto il supporto finanziario di un pool di istituti bancari composto da BPER Banca, Banca Popolare di Sondrio, Cassa Depositi e Prestiti, oltre alla copertura assicurativa erogata da SACE Simest con garanzia ‘GREEN’. Cosulich, ha inoltre richiesto una sovvenzione di 4,5 milioni di euro all’UE nell’ambito della blending call facility del CEF 2019. Una volta consegnata, la nuova bettolina entrerà nella flotta del gruppo affiancando altre 6 bettoline tradizionali e 6 general cargo.

La società ha peraltro chiuso un buon 2020: «Siamo riusciti a portare a casa ottimi risultati – ha detto Cosulich -, nonostante i colpi della crisi pandemica, non abbiamo smesso di investire nel potenziamento della flotta e nella diversificazione delle nostre attività, dal bunkeraggio alle spedizioni».

L’ingresso nel segmento della siderurgia, inaugurato già nel 2017 grazie alla partnership con il gruppo ucraino Metinvest, ha poi permesso all’azienda di svilupparsi in un settore di nicchia ma dalle ampie prospettive di sviluppo: «Negli ultimi mesi abbiamo rafforzato la nostra presenza in questo segmento di mercato grazie all’acquisizione del trader svizzero Trasteel e abbiamo acquistato due unità general cargo per il trasporto del metallo dall’Ucraina all’Italia».

Gli affari vanno a gonfie vele e questo nuovo investimento nel GNL consentirà al gruppo di fare un deciso passo in avanti nell’era della carbon neutrality. L’idrogeno? Per Cosulich può aspettare. «Il Gas Naturale Liquefatto è il solido presente su cui costruire le basi per un sistema di trasporto più sostenibile».

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