Maersk e Hapag-Lloyd hanno annunciato che integreranno gradualmente i loro network di servizi nei transiti per il Capo di Buona Speranza, a riprova del fatto che sono ormai sempre meno i carrier disposti a scommettere su una rapida risoluzione del conflitto nel Mar Rosso.
Come noto, i due vettori oggi parte integrante dell’alleanza Gemini hanno presentato due possibili opzioni, una che prevede il passaggio dall’Africa ed un’altra che ipotizza il ritorno dei viaggi regolari nel Canale di Suez.
“Mentre ci avviciniamo all’inizio ufficiale della nostra cooperazione con Maersk, abbiamo deciso congiuntamente di integrare gradualmente la rete del Capo di Buona Speranza nel febbraio 2025. La sicurezza e il benessere dei nostri marittimi, delle nostre navi e del carico dei nostri clienti sono fondamentali e prevediamo di tornare nel Mar Rosso quando saranno ristabilite le condizioni minime di sicurezza” si legge in una nota diramata da Hapag Lloyd.
Il Gemini Cape Network offre 29 servizi di linea principale più altri 28 servizi shuttle e utilizzerà circa 340 navi per una capacità complessiva di 3,7 milioni di TEU.
L’alleanza Maersk – Hapag Lloyd ha puntato, più degli altri competitor, sui servizi shuttle intraregionali, orientandosi verso il transhipment, in una logica Hub-and-Spoke, un modello di distribuzione della merce nel quale le navi trasportano merci dai porti di origine agli hub principali, da dove le merci vengono poi smistate e inviate ai porti secondari per la distribuzione finale.