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Nodi e priorità

Genova e il ruolo chiave di Assarmatori

di Redazione

L’accessibilità nautica nel bacino di Sampierdarena, la programmazione dei dragaggi, i limiti imposti dal cono aereo, la pianificazione del miglioramento di capacità di trasporto ferroviario, le tariffe, il Piano regolatore, gli impianti Gnl. Messe in fila, sono queste per Assarmatori le priorità su cui intervenire nel porto di Genova, nell’ambito di un confronto costante con l’Autorità di Sistema Portuale.

L’Associazione, cui aderiscono ad oggi dodici compagnie di navigazione e oltre 50 imprese attive sulla filiera logistica, dei servizi, della costruzione e riparazione navale, ha voluto rivendicare il suo ruolo strategico nell’ambito di incontro organizzato ieri a Genova con l’AdSP e le altre Istituzioni. L’obiettivo? Spostare ulteriormente verso l’alto l’asticella di una collaborazione “che è testimoniata ormai da anni dall’incidenza che le compagnie aderenti ad Assarmatori hanno nel consuntivo di merci e di toccate di navi nel porto di Genova. Un’incidenza che tende a superare l’80% del traffico complessivo nel settore dei traghetti e delle crociere e che si attesta comunque sopra il 50% nei containers e nelle merci su rotabili (navi ro-ro e ro-ro pax)”.

“Siamo alla vigilia di una svolta che potrebbe risultare epocale per la Blue Economy – ha dichiarato Stefano Messina – con scelte determinanti, solo per citarne alcune, relative alla Diga, alle infrastrutture ferroviarie e stradali di collegamento con l’hinterland produttivo, l’elettrificazione delle banchine e un utilizzo più razionale delle aree. Noi di Assarmatori ci siamo e siamo a fianco all’AdSP per agevolare e concretizzare questo ambizioso piano di sviluppo, garantendo il nostro supporto in tutte le sediaziendali operative ed istituzionali”.