Schizzano verso l’alto i noli spot nel mercato del trasporto marittimo di Gas Naturale Liquefatto. La guerra in Ucraina sta chiaramente riscrivendo la politica energetica mondiale, spingendo l’Europa a riempire gli stoccaggi nel disperato tentativo di evitare una mancanza di gas durante l’inverno per effetto di uno stop delle forniture russe.
Gli acquisti europei di GNL per aumentare la capacità di stoccaggio sono stati finora pari a 55 miliardi di dollari. Nei primi sette mesi dell’anno il Belgio ha visto crescere le proprie importazioni del 118% rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre in Olanda e in Spagna sono stati registrati aumenti nell’ordine rispettivamente del 91 e del 59%. L’Italia viaggia intorno al +25%.
Complessivamente, nel 2022, il mercato globale di GNL crescerà di un 6% rispetto all’anno precedente, arrivando a quota 395 milioni di tonnellate, mentre nel 2023 e nel 2024, verranno importate ed esportate rispettivamente 408 e 428 milioni di tonnellate di merce.
Le stime sono state fornite da Drewry in un approfondito webinar dedicato al futuro di questo combustibile. Il lead anlyst della Società di analisi, Aman Sud, ha spiegato come nel settore del trasporto via mare di GNL, il capitale necessario per realizzare le transazioni sia salito enormemente dopo gli aumenti record dei prezzi benchmark registrati nell’ultimo mese, arrivati in Europa a 57,9 dollari per milioni di unità termiche britanniche (mmBtu).
La domanda è in costante aumento e l’offerta di stiva risulta carente. La navi gasiere oggi dislocate lungo i principali trade non riescono insomma a soddisfare le attuali esigenze di trasporto. Ed è per questo motivo che i noli spot sono cresciuti vertiginosamente nell’ultimo periodo, tanto da raggiungere, sul trade transatlantico, quota 340.000 dollari al giorno.
Sempre secondo Drewry, nel quarto trimestre dell’anno, le rate di nolo dovrebbero toccare tra i 365 mila dollari per le navi moderne con motori XDF e i 98 mila dollari giornalieri per le navi con i vecchi motori a turbina.
Attualmente, il mercato del trasporto marittimo sta generando un volume di affari superiore ai 130 milioni di dollari per ogni carico di GNL consegnato nel Vecchio Continente.
Il valore dei cargo LNG è insomma esploso, così come è schizzato verso l’alto quello delle newbuilding. Le commesse per la realizzazione di nuove navi gasiere adibite al trasporto di GNL hanno raggiunto la cifra record di 250 milioni di dollari per ogni unità da realizzare. Si tratta di un incremento del 25% negli ultimi nove mesi.
Attualmente risultano in ordine 285 nuove navi, 186 delle quali ordinate soltanto quest’anno. Considerato che la flotta mondiale di LNG Carrier si attesta oggi attorno alle 650 unità, si tratta del 43% del totale. I cantieri navali sono insomma stati letteralmente inondanti di lavoro, tanto da aver esaurito tutti gli slot disponibili del 2026. Prima del 2027 non sarà quindi possibile piazzare nuove commesse.
“Il mercato del gas sta andando a fuoco”, afferma Aman Sud, secondo il quale i noli spot potrebbero arrivare a raggiungere, in alcuni casi, il milione di dollari al giorno, sempre che i prezzi del GNL continuino ad aumentare con lo stesso trend di crescita delineato sino ad ora.
Per quanto riguarda le esportazioni, Drewry sottolinea come queste siano aumentate dell’11% nel terzo trimestre. Complessivamente sono state movimentate 97,5 milioni di tonnellate. L’Asia è la macro regione che ha registrato la più alta crescita percentuale, con una quota di mercato che è passata dal 18,9% del totale nel 2021 all’attuale 24,3%. Per l’ultimo trimestre, Drewry prevede complessivamente una movimentazione in export di oltre 99 milioni di tonnellate di GNL.