«Nel confronto con Jsw mancano dei particolari del piano d’impresa. Le aree portuali verranno concesse solo se le attività previste sono concrete e attuali” lo ha dichiarato a il Tirreno il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, sottolineando che “il piano che presto ci verrà presentato deve essere concreto”.
Il n.1 dello scalo piombinese detta dunque la linea sulle interlocuzioni tra l’AdSP e una delle due multinazionali cui si lega il progetto di rilancio del polo siderurgico di Piombino.
Nel caso di Metinvest, Guerrieri sottolinea come sia stata anche sancita in un’intesa in cui sono definiti i presupposti per l’accordo di programma quadro. Il terminal Metinvest prevede 15 ettari di aree in adiacenza al pontile acciaierie con 820 metri di banchina, di cui 600 metri in concessione piena e 220 in cui sono previsti anche altri usi in caso di necessità.
Il presidente della Port Authority rimarca a il Tirreno come tra i presupposti principali dell’accordo procedimentale ai fini della concessione demaniale delle aree ci sia la necessità di realizzare un terminal portuale, adeguatamente accessibile lato mare con un fondale di -15 metri, e lato terra dotato di idoneo collegamento ferroviario.
L’Autorità portuale ha richiesto i finanziamenti necessari per i lavori, che si attestano sui 130 milioni di euro. Risorse che -specifica il Tirreno – sono state richieste ai ministeri delle Imprese e del Made in Italy e a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, che verranno inserite nell’accordo di programma.