L’indebolimento della domanda e i noli ormai attestatisi a valori del 72% inferiori rispetto a quelli del 2022 hanno avuto un impatto negativo sulle performance finanziarie di Hapag Lloyd.
Tra Aprile e Giugno i ricavi registrati dalla compagnia di navigazione tedesca si sono contratti del 50,9% rispetto allo stesso periodo del 2022, attestandosi a 4,42 miliardi di euro.
Come sottolineato in partenza, la riduzione delle tariffe di trasporto marittimo (-47% nel terzo trimestre rispetto a quello precedente, a un valore medio di 1533 dollari a TEU) ha avuto un ruolo rilevante nel peggioramento dei risultati del vettore. E sarebbe potuta andare anche peggio se Hapag Lloyd non avesse registrato al contempo una dimunuzione del 17,8% dei costi operativi, che sono ammontati a 2,82 miliardi di euro.
Nel periodo di riferimento, il margine operativo lordo è ammontato a 1,28 miliardi di dollari, facendo registrare un calo del 75,8% su base annuale, mentre l’utile operativo è stato di 808,2 milioni di euro (-83,2%). In calo anche l’utile netto: -77,6%.
Nel secondo trimestre di quest’anno la flotta di portacontainer del vettore ha trasportato volumi di carichi containerizzati pari a 2,96 milioni di teu, con una diminuzione del 2,0%. Hapag-Lloyd prevede di chiudere l’intero esercizio annuale 2023 con un lieve aumento dei volumi di carichi trasportati dalla flotta rispetto agli 11,84 milioni di teu imbarcati nell’esercizio 2022.