Nonostante il marcato calo degli ordini registrato nel 2021, i container da venti piedi hanno ancora un futuro. Parola di Drewry, che nella sua ultima analisi sottolinea come i vecchi box da 14 mq abbiano ancora assicurata, nel medio periodo, una quota pari al 26% del parco globale delle attrezzature.
Nel 2022 – spiega la consultancy firm – c’è stata una forte ripresa nell’orderbook. La produzione di questi box è aumentata in modo significativo. Un vero e proprio sollievo per i caricatori, che negli ultimi due anni hanno dovuto far fronte alla scarsa disponibilità di contenitori vuoti.
Nei primi otto mesi del 2022, i produttori cinesi di container, che rappresentano oltre il 96% della produzione mondiale, hanno prodotto contenitori per un totale di mezzo milione di TEU, con un aumento di quasi il 64% sui base annua e del 35% rispetto al corrispondente periodo del 2020.
Secondo le previsioni di Drewry, il 2022 dovrebbe chiudersi con una produzione totale di 900.000 TEU, 240 mila in più rispetto ai 560.000 del 2021.
Per la società di analisi, il forte aumento della produzione segnato quest’anno è direttamente proporzionale al decremento degli ordini registrato nell’anno precente, quando i vettori marittimi hanno preferito concentrare i propri investimenti nei container high cube da 40 piedi, di cui si avvertiva una carenza globale.