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Sondaggio shock di WISTA

Il miraggio della parità di genere

di Redazione Port News

Tendenzialmente discriminate e spesso vittime di casi di molestia o intimidazione. La vita di mare per le donne non è mai stata facile ma un sondaggio rivela oggi quanto sia ancora lontana la parità di genere nel settore dello shipping.

In una indagine condotta dalla Women’s International Shipping & Trading Association (WISTA) in tandem con il gestore navale Anglo Eastern, l’International Seafarers Welfare and Assistance Network (Iswan) e l’International Chamber of Shipping, emerge un dato scioccante: il 60% di un campione di 1.128 marittimi di sesso femminile provenienti da 78 Paesi diversi ha dichiarato di aver subito discriminazioni in ambito lavorativo.

Un quarto dei soggetti intervistati ha addirittura riferito come le molestie sessuali a bordo siano al quanto comuni, così come comuni sono le intrusioni nella loro privacy e i fenomeni di body shaming.

Il 34% degli intervistati ha riconosciuto di sentirsi alienato o trascurato a causa del proprio genere mentre due donne su tre concorda sul fatto che i loro colleghi di sesso maschili si rivolgano a loro in modo spesso molesto o intimidatorio.

La maggior parte degli intervistati – circa il 90% – lavora su navi da crociera, mentre il resto è impiegato su navi mercantili, petroliere e gasiere, navi portacontainer, navi da carico generale/rimorchiatrici, petroliere chimiche, portarinfuse e rimorchiatori.

Gran parte degli intervistati – circa 399 – proviene dalle Filippine. Tra le nazionalità più rappresentate nel sondaggio figurano poi Stati Uniti (98), Regno Unito (57), Sud Africa (51), Brasile (47), India (41), Perù (36), Colombia (35) e Indonesia (35).

“C’è un urgente bisogno di creare una comunità marittima più diversificata, inclusiva ed equa” ha affermato la n.1 di Wista India, Sanjam Gupta. “Le donne di mare meritano un ambiente di lavoro rispettoso e sicuro” continua, facendo osservare come nel prossimo decennio ci sarà probabilmente un maggiore bisogno di marittimi qualificati. “Una delle strategie migliori e più efficaci per fermare la crescente disparità è l’adozione di politiche inclusive di genere all’interno di una cultura del lavoro sicuro” ha concluso.

Per la presidente di Wista International, Despina Theodosiou, i risultati del sondaggio sono un campanello d’allarme per il settore marittimo. “L’equità e l’uguaglianza sono valori che non possono essere calpestati. Sono diritti che devono essere riconosciuti non solo a terra ma anche in mare”.

 

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