La vera sfida da affrontare? «Riuscire a gettare le premesse per la creazione di una impresa pubblica in grado di gestire, anche con il supporto fattivo del privato, le infrastrutture portuali e retroportuali italiane».
Lo ha affermato in un post su facebook il noto avvocato marittimista Maurizio Maresca, commentando un articolo pubblicato sulle colonne di Port News, dedicato all’anniversario della scomparsa del compianto Giuliano Gallanti.
«Forse non è un periodo buono per le riflessioni colte..ma partendo dai pochi presidenti che l’hanno conosciuto e da alcune persone che ne hanno condiviso il pensiero, credo sia giusto valorizzare l’idea di Giuliano».
Gallanti ha sempre contestato l’impalcatura della riforma Delrio, che a suo dire si limitava unicamente a ridurre il numero delle Autorità Portuali senza affrontare altre urgenze come l’accesso al mercato e la semplificazione.
Operare con pieni poteri e dialogare con le grandi compagnie armatoriali da una posizione di forza. Erano queste le priorità per Gallanti, che non ha mai nascosto la propria preferenza per un modello di governance dei porti diverso da quello attuale, quale quello delle Spa.
«Un porto autonomo ed indipendente, in cui lui e molti altri credevamo, non si può sposare evidentemente con la struttura dell’autorità di oggi – ha proseguito Maresca – Posto che il “mercato” non coincide con un singolo porto, è evidente che l’autorità portuale di oggi altro non è che una struttura pubblica a sostegno della community portuale. E che necessita evidentemente di una regolazione superiore».
Per Maresca una impresa pubblica che gestisce, anche col privato, le infrastrutture portuali e retro portuali è la sfida da affrontare. Una sfida su cui l’avvocato invita a riflettere e puntare per il futuro.