Lo spettro degli scioperi che aleggia sulle banchine dei porti della west coast USA a causa del mancato rinnovo del contratto di lavoro ormai scaduto da tempo comincia ad avere ricadute negative sulle performance dei due porti gemelli di Los Angeles e Long Beach.
Il dirottamento di una quota parte della merce verso i porti della costa orientale e l’indebolimento della domanda per effetto dell’atteggiamento prudenziale assunto dai rivenditori, che hanno provveduto a ricostituire le scorte molto prima del solito, in preparazione della peak season natalizia, ha fatto crollare le importazioni nel mese di Ottobre, il peggiore di sempre da vent’anni a questa parte per il porto della città degli angeli.
Complessivamente a Los Angeles e Long Beach le importazioni sono calate rispettivamente del 28 e del 23,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dall’inizio dell’anno, il calo è stato rispettivamente dell’8,6 e dello 0,1%.
A Ottobre, il porto di Los Angeles ha imbarcato e sbarcato complessivamente 678 mila TEU, il 25% in meno su base annuale mentre. Long Beach, invece, ha movimentato 658 mila TEU, riportando un calo del 16,6% su Ottobre 2021.