Il primo ministro britannico Boris Johnson ha minacciato un’azione legale contro P&O Ferries dopo che questa, il 17 marzo scorso, ha deciso di interrompere le sue operazioni, annullando tutte le partenze e licenziando in tronco 800 dipendenti di nazionalità britannica.
Johnson ha contestato la decisione della compagnia di sostituire i dipendenti con personale proveniente da agenzia di terze parti e pagato un quarto del salario minimo nazionale. “P&O ha infranto la legge” ha detto. “Se ritenuta colpevole, dovrà pagare multe per milioni di sterline”.
Il primo inquilino di Downing Street ha affermato che incoraggerà i lavoratori stessi ad agire ai sensi dell’Employment Rights Act del 1996.
“Inoltre adotteremo misure per proteggere tutti i marittimi che lavorano nelle acque del Regno Unito e garantire che tutti ricevano il salario di sussistenza” ha concluso.