Maersk ha compiuto nei giorni scorsi un nuovo importante passo in avanti verso la decarbonizzazione nel settore marittimo. La portacontainer Ane Maersk, da 16.592 TEU di capacità, ha infatti iniziato il suo viaggio inaugurale con destinazione Ningbo.
Si tratta della seconda nave portacontainer alimentata a metanolo al mondo. La prima in assoluto, la più piccola Laura Maersk (2.136 TEU), è entrata in servizio a Settembre del 2023, subito dopo la cerimonia di battesimo tenutasi a Copenaghen, tappa finale di un viaggio inaugurale con partenza dai cantieri sudcoreani di Hyundai Mipo. L’unità opera al momento su una rotta marittima baltica tra il Nord Europa e il Golfo di Botnia.
La nave Ane Maersk verrà invece impiegata nel servizio denominato AE7, che collega l’Asia e l’Europa.
La compagnia di navigazione danese ha ordinato complessivamente 12 navi dual fuel da 16 mila TEU e sei da 17 mila TEU. Le commesse sono state acquisite dai cantieri di Hyundai Heavy Industries. E’ previsto vengano consegnate nel 2024 e nel 2025. Il vettore ha in oltre in ordine altre sei navi da 9000 TEU ordinate ai cantieri Yangzijiang in Cina, la cui consegna è prevista nel 2026 e nel 2027.
Per soddisfare la domanda di carburante verde, il gruppo danese ha deciso di costituire una nuova società, la C2X, per perseguire la produzione su larga scala di metanolo verde.
Mentre Maersk gioca indubbiamente un ruolo di primaria importanza nel processo di diffusione del metanolo verde come fuel alternativo a quelli tradizionali, altri carrier hanno cominciato a seguire lo stesso percorso.
Secondo i dati forniti da Alphaliner, il portafoglio complessivo di navi dual fuel alimentate a metanolo verde si attesta oggi attorno alle 152 unità, per una capacità complessiva di 1,75 milioni di TEU. CMA CGM è la compagnia di navigazione che ne ha ordinate di più, ben 32. A seguire Evergreen, con 24 navi dual-fuel ordinate. Mentre Maersk si ferma a un totale di 23 navi. Nel portafoglio ordino complessivo non sono comunque stati conteggiati la Laura e la Ane Maersk, già consegnate. Quarta e quinta posizione per Cosco e One, con rispettivamente 12 e 9 nave in ordine.
Maersk ha intanto diffuso i propri risultati di bilancio del 2023. Nell’anno appena trascorso i ricavi sono diminuiti del 37,7%, a 51,1 miliardi di dollari, con un EBIT diminuito di oltre l’80%, a 3,9 miliardi e un utile netto di 3,8 miliardi.
“Il 2023 è stato un anno di transizione” afferma il ceo di Maersk, Vincent Clerc. “Abbiamo ottenuto solidi risultati finanziari nonostante le circostanze significativamente cambiate e siamo in grado di gestire le difficoltà previste nel 2024” aggiunge, sottolineando come il mercato attuale rimanga caratterizzato da volumi robusti. Sebbene la crisi del Mar Rosso abbia impattato temporaneamente sulla capacità offerta, aumentando le tariffe, Clerc rimane convinto che il mercato rimarrà comunque squilibrato sul lato dell’offerta. L’overcapacity contribuirà a tenere sotto pressione i noli e avrà un impatto sui risultati di bilancio dei carrier.
Le previsioni per il 2024 di AP Moller-Maersk vedono un EBITDA tra gli uno e i sei miliardi, un EBIT sottostante tra – 5 e 0 miliardi e un cash flow negativo di almeno 5 miliardi. La guidance per il 2024 si basa sulla previsione di una crescita dei volumi di merce containerizzata compresa tra il 2.5 e il 4.5%.