Nonostante la strategia della Cina di aumentare in modo consistente la produzione interna di carbone, le importazioni di carbone via mare della Cina sono aumentate del 73% su base annua.
A rivelarlo è BIMCO, in un’analisi in cui evidenzia come Pechino abbia tra i suoi obiettivi quello di aumentare la produzione di carbone di 4,6 miliardi di tonnellate entro il 2025, con un incremento sul 2022 del 2,5%. Considerato che la produzione di carbone è aumentata del 5,8% dall’inizio dell’anno, le miniere di carbone cinese raggiungeranno l’obiettivo molto prima di quanto previsto, già entro la fine del 2023.
Come si spiega allora l’impennata delle importazioni marittime di questo fossile? Per il Chief Shipping Analyst di Bimco, Niels Rasmussen, i prezzi di produzione per l’estrazione e il lavaggio del carbone, aumentati rispettivamente del 45 e del 17% nel 2021 e nel 2022, avrebbero spinto la Cina ad acquisire il combustibile fossile dai Paesi esteri, quali l’Indonesia da cui è arrivata nell’anno la metà di quanto importato, mentre la Russia e l’Australia hanno soddisfatto la richiesta per l’altra metà del totale.
Le Capesize sono le navi che più di altre hanno beneficiato maggiormente dell’impennata dell’import ma anche gli altri segmenti hanno goduto della situazione congiunturale favorevole.
BIMCO fa comunque osservare il carbone importato abbia rappresentato il 7-8% della fornitura totale di carbone in Cina. Combinati, gli aumenti delle importazioni e dell’estrazione mineraria interna hanno finora aumentato l’offerta totale di carbone in Cina di oltre il 15% su base annua. La produzione di elettricità da combustibili fossili (principalmente carbone) è cresciuta del 5,8% su base annua, mentre la produzione di acciaio è aumentata del 2,8% su base annua.
“Il divario tra l’aumento della domanda e dell’offerta ha portato le scorte di carbone nelle centrali elettriche cinesi a raggiungere un livello record di 187 milioni di tonnellate a maggio, più delle importazioni marittime totali dall’inizio dell’anno”, afferma Rasmussen.
“Anche se resta da vedere se la Cina continuerà a costruire scorte di carbone, sembra più probabile che l’offerta di carbone dovrà adeguarsi alla minore domanda di carbone” conclude.