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Approdo eccezionale per il porto sardo

La Costa Diadema a Oristano

di Redazione

Dopo il primo approdo stagionale del veliero Sea Cloud del 7 maggio scorso, oggi, alle 13.00, la Costa Diadema, 306 metri di lunghezza, ha ormeggiato stamani nella banchina pubblica del porto di Oristano, segnando un record storico per il porto che, per la prima volta, ha accolto una delle più grandi unità navali dell’industria crocieristica.

Per la maiden call, il consueto scambio crest commemorativo tra il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Massimo Deiana ed il Comandante della nave, Antonio Tommaso Tateo, con una breve cerimonia di benvenuto a bordo, alla presenza del Segretario Generale dell’Ente, Natale Ditel, della Responsabile Marketing, Valeria Mangiarotti, delle autorità civili e militari che hanno contribuito fattivamente al salto di qualità per il porto oristanese.

Circa 4 mila i passeggeri in transito, ricevuti in banchina da un comitato d’accoglienza d’eccezione, con stand dedicati alle informazioni turistiche e distribuzione di mappe.

“E’ un momento storico per il porto di Oristano – Santa Giusta che, per la prima volta, ha accolto una delle navi da crociera più grandi in navigazione in Europa – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Ma, soprattutto, un obiettivo centrato per l’Ente che, con particolare spirito di abnegazione da parte degli Uffici Marketing e Security, in questi anni e nell’ottica di sistema ha lavorato su più fronti per lo sviluppo del mercato in tutti gli scali di competenza. L’approdo odierno è da considerarsi un test, che ripeteremo, con lo stesso entusiasmo, a settembre. Visti i primi risultati positivi sia dal punto di vista della ricettività del porto e dei servizi tecnico nautici presenti sia per l’accoglienza impeccabile del territorio, che ha dato prova di enorme sensibilità verso questa scommessa, ci presenteremo alla compagnia Costa Crociere con un bel curriculum per candidare finalmente Oristano – Santa Giusta a scalo crocieristico di riferimento per il Mediterraneo Occidentale”.

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