Temono per il proprio futuro, i dipendenti della compagnia di navigazione sudcoreana Hyundai Merchant Marine, su cui il Governo di Seoul ha avviato mesi fa il processo di privatizzazione.
I due maggiori azionisti del vettore, la Korea Development Bank e la Korea Ocean Business Corp, hanno infatti deciso di vendere la loro partecipazione nella società, ovvero il 41% delle quote, pari a un totale di 198,8 milioni di azioni ordinarie, del valore complessivo di 6 miliardi di dollari.
Dopo l’esclusione di Hapag Lloyd dal processo di privatizzazione, sono rimasti tre pretendenti: il gruppo Harim, che controlla la compagnia coreana Pan Ocean e si è alleato con un fondo di private equity locale, JKL Partners, per presentare la propria offerta, Lx Holdings e Dongwon Group, aziende coreane con interessi nella logistica.
A un giorno dalla conclusione della fase della due diligence nei confronti delle tre imprese, quaranta lavoratori della società hanno manifestato presso la sede della Korea Development Bank a Seoul, esprimendo forte preoccupazione per la possibile vendita della società ad aziende di media dimensione, con una scarsa capacità a raccogliere capitali azionari e a garantire, quindi, uno sviluppo nazionale al più grande vettore della Corea del Sud.
Jeon Jung-geun, capo del sindacato dei marittimi di HMM, chiede l’interruzione immediata della vendita, paventando il rischio che il preferred bidder (verrà scelto a breve) si concentri esclusivamente sul recupero del capitale investito, senza pensare alle ambizioni di una compagnia che oggi opera con una flotta composta da 88 navi portacontainer, cinque portarinfuse, dieci petroliere, quattro navi per carichi pesanti e tre Pure Car Truck Carrier in costruzione.
“Abbiamo bisogno di un proprietario che possa sostenere HMM per evitare che il settore dei trasporti marittimi domestici venga rovinato” afferma.
La testata The Loadstar riporta per altro come i tre pretendenti si siano trovati nella necessità di vendere alcune proprie attività pur di reperire nuova liquidità: Pan Ocean, la compagnia di Harim, ha venduto diverse navi cisterna e tutte le sue azioni detenute nella holding Hanjin KAL di Korea Air Lines, mentre Dongwon sta avviando una consultazione pubblica con il mercato per la vendita della sua controllata statunitense specializzata nella lavorazione del tonno, StarKist.
LX Group, che al 30 giugno aveva liquidità per circa 2 miliardi di dollari, è ampiamente considerato il concorrente più forte, ma secondo The Loadstar ci sono voci secondo cui si ritirerà dalla vendita a causa del deterioramento del mercato.