Quarantacinque associazioni europee del settore dei trasporti esortano gli Stati membri e la Commissione Europea a destinare maggiori risorse economiche al settore trasportistico nell’ambito del futuro bilancio dell’UE e di farlo in modo coordinato, sulla base di priorità ben precise da stabilire preventivamente.
” Il coordinamento europeo delle infrastrutture in tutta Europa è più che mai cruciale” si legge nella lettera aperta inviata a Bruxelles dalle 45 associazioni. “È l’unica garanzia per salvaguardare il buon funzionamento del mercato interno dell’UE, promuovere la competitività e la coesione dell’Europa e rafforzarne la resilienza e la preparazione in campo militare”.
Le associazioni mirano a promuovere uno strumento di finanziamento centralizzato, invece di passare a piani di finanziamento nazionali, come caldeggiato dalla Commissione, in modo da non frammentare gli investimenti.
“È arrivato il momento di lanciare l’allarme” ha dichiarato Isabelle Ryckbost, segretaria generale dell’Organizzazione europea dei porti marittimi (ESPO). “Le infrastrutture di trasporto costituiscono la spina dorsale del mercato interno europeo e sono fondamentali per raggiungere le principali priorità dell’Europa. Nelle deliberazioni sul futuro bilancio dell’UE, chiediamo collettivamente ai governi nazionali e alla Commissione europea di preservare e rafforzare ulteriormente il bilancio europeo dei trasporti per sostenere gli investimenti nei trasporti necessari per mantenere in movimento l’economia e la società europee e per costruire l’Europa più forte, più resiliente e competitiva di cui abbiamo bisogno. I porti in Europa sono pilastri della resilienza economica, climatica e geopolitica. Per svolgere questo importante ruolo per l’Europa, hanno bisogno che l’Europa li sostenga. Ciò va a vantaggio di ciascuno degli Stati membri”.