“L’Intelligenza Artificiale fa già parte della nostra vista e lo sarà sempre di più nei prossimi anni”. Ne è convinto Matteo Paroli. Al Caffè della Versiliana, durante un confronto con il viceministro Edoardo Rixi, il segretario generale dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale ha rimarcato come nell’era digitale i porti stiano ormai diventando luoghi di innovazione, in grado di efficientare la logistica grazie proprio all’adozione di soluzioni innovative quali l’IOT, il 5G, o la blockchain.
“Nei porti già l’IA esiste da anni” ammette il n.2 del Sistema portuale di Livorno e Piombino. “In Europa il benchmark tecnologico è Rotterdam, ma potrei anche citare il porto americano di Los Angeles. Sono due scali portuali specializzati non a caso nel trasporto di merce in container, una tipologia di traffico molto standardizzata e lineare che ben si presta ai software di IA incentrati su calcoli, conteggi basati sull’esperienza pregressa. Capire i tempi di stazionamento di un container sul piazzale, la movimentazione ottimale, risparmiando tempi ed energie è particolarmente conveniente”.
Paroli ricorda come si stiano affermando anche altri sistemi di IA, applicati non già al trasporto della merce ma a quello delle persone. “In questo campo, l’Autorità Portuale di Singapore – ha ammesso – è una delle realtà più avanzate”.
Il segretario generale dell’AdSP MTS sottolinea come nel paese asiatico venga da tempo utilizzato per il controllo dei turisti e passeggeri in ingresso nel confine nazionale un sistema in grado di analizzare le espressioni del corpo e la mimica facciale delle persone sottoposte a controllo: “L’IA non valuta che cosa dice il turista in risposta a una domanda posta dall’addetto alla security, ma cerca di individuare il suo atteggiamento per capire se la risposta a quella domanda sia sincera o meno”.
Anche nei porti italiani si stanno sviluppando soluzioni innovative, soprattutto in termini di collazione dei dati: “L’AdSP di Livorno – afferma Paroli – è un’eccellenza nazionale nel settore. Abbiamo infatti sviluppato un software, chiamato MoNICA, ed è un potente collettore di dati raccolti attraverso le informazioni acquisite dagli operatori e attraverso la sensoristica di cui disponiamo: questo sistema riesce a monitorare in tempo reale l’ingresso e l’uscita delle navi con una precisione assolutamente certificata”.
Un altro software sviluppato ormai anni fa, e oggi condiviso con altre due Autorità di Sistema Portuali (quella del Mar di Sardegna, e quella del Mar Tirreno Centrale), il Tuscan Port Community System (TPCS), “ci permette oggi di liberare in tempi molto rapidi le merci in sbarco nei nostri porti, in quanto è in grado di effettuare in piena autonomia una serie di controlli che prima dell’avvento del TPCS dovevano essere effettuati manualmente dagli operatori”.
Con questo sistema proprietario dell’AdSP, i tempi medi per il ritiro di un container dal porto si sono ridotti dagli originari 40 minuti agli attuali 2 minuti. Tradotto: “Sono 38 minuti di risparmio per ogni singolo container acquisito dal Sistema”.
Non è fantascienza ma realtà: “L’IA è il futuro che ci permetterà di rendere i nostri porti sempre più competitivi in termini di movimentazione di merci con basso impatto”.