Accordo raggiunto tra l’Autorità di Sistema Portuale e i sindacati. A distanza di due settimane dallo sciopero che per dieci giorni ha impattato sull’operatività delle banchine livornesi, è stata dichiarata la sospensione dello stato di agitazione in porto.
L’obiettivo è stato raggiunto nel corso di una lunga riunione, convocata questo pomeriggio a Palazzo Rosciano dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale e terminata con la sottoscrizione di un accordo che sostanzialmente si regge su quattro gambe.
In primis, è stato avviato un percorso di stabilizzazione dei lavoratori precari di Intempo. Il presidente Guerrieri ha infatti comunicato l’esito positivo di una verifica presso le imprese portuali finalizzata all’assunzione di cinque lavoratori della Società. Il processo di stabilizzazione non si fermerà qui ma proseguirà sulla base di ulteriori confronti che la Port Authority conta di poter sviluppare in un clima di distensione del comparto portuale.
L’altro punto chiave dell’accordo riguarda l’Alp, l’Agenzia della quale sono soci 12 fra i maggiori operatori del porto di Livorno e che è autorizzata alla fornitura di lavoro temporaneo per l’esecuzione delle operazioni e dei servizi portuali. “E’ in corso una discussione inerente la riorganizzazione di ALP” si legge nel verbale dell’accordo. “L’ultima Assemblea dei soci non ha dato luogo ad un indirizzo definitivo ma a breve sarà convocata una ulteriore assemblea nella quale verranno affrontati almeno due temi rilevanti: il risanamento finanziario della Società ai fini della continuità delle attività di impresa e la definizione di un opportuno dimensionamento dell’organico”.
Peraltro, in coerenza con la necessità di dare una soluzione positiva alle situazioni di precariato di Intempo, la Port Authority si è fatta carico di rappresentare ai soci dell’art.17 la necessità della prosecuzione del rapporto contrattuale oggi esistente con la società di somministrazione del lavoro interinale.
Inoltre – è questa la terza gamba dell’accordo – la Port Authority si è impegnata a proseguire, con la massima attenzione, nell’applicazione delle norme in materia di vigilanza del lavoro in porto, includendo il corretto inquadramento contrattuale in relazione ai livelli declinati dal CCNL;
Nell’ambito dell’intesa le parti hanno infine convenuto di elaborare un Piano di Intervento finalizzato alla formazione, riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori dell’art.17 e, più in generale, di tutti i lavoratori delle imprese degli art. 16 e 18.
Altri punti toccati nel corso della riunione, quello della necessità rappresentata dall’Ente portuale di proseguire nelle propria attività di facilitazione “in direzione della revisione delle relazioni tariffarie esistenti tra le imprese operanti nel porto di Livorno” e l’opportunità di riavviare una fase di confronto con le organizzazioni datoriali funzionale alla riorganizzazione complessiva del lavoro in porto, anche allo scopo di conseguire il consolidamento e il potenziamento dei livelli occupazionali esistenti;
Le parti hanno deciso di darsi appuntamento per il prossimo 8 Novembre, anche per valutare lo stato dell’arte dell’intesa.
Alla firma dell’accordo sottoscritto hanno partecipato, per l’AdSP, oltre a Guerrieri, il segretario generale Matteo Paroli e il dirigente demanio Fabrizio Marilli. Presenti per le segreterie confederali sindacali, Fabrizio Zannotti e Monica Cavallini di CGIL; Massimo Marino di UIL e Uliano Bardini per conto della CISL.
Per le segreterie territoriali hanno partecipato Giuseppe Gucciardo e Emiliano Nesi in rappresentanza della Filt-CGIL; Dino Kezsei per conto della FIT-CISL; Gianluca Vianello per quanto riguarda UIL-Trasporti e Filippo Bellandi per la NIDIL-CGIL.