CMA CGM ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 661 milioni di dollari, facendo registrare un calo del 50,2% rispetto allo stesso periodo dello scarso anno. Sui conti del vettore francese hanno pesato soprattutto le spese sostenute dalla società armatoriale in alcune iniziative a sostegno della digitalizzazione e della decarbonizzazione, delle quali si ricordano il contributo al fondo di dotazione lanciato con Bpifrance per la decarbonizzazione dell’industria marittima francese e il finanziamento della fondazione KYUTAI, il primo laboratorio di ricerca europeo indipendente sull’intelligenza artificiale.
L’utile del gruppo è sceso del 15,8% su base trimestrale nonostante l’aumento dei ricavi di 1,3 miliardi di dollari su base trimestrale, guidato soprattutto dalle prestazioni della divisione logistica, ramo nel quale i ricavi sono saliti del 26,8%, attestandosi a 4,79 miliardi di dollari, grazie soprattutto all’effetto dell’acquisizione della Bolloré Logistics.
In calo, sebbene soltanto dello 0,8% rispetto allo scorso anno, i ricavi della divisione ocean, che sono ammontati a 8,3 miliardi di dollari.
Il volume dei container trasportata è aumentato del 6,8% su base annua e del 6,6% su base trimestrale, attivando a 5,98 mln di TEU.
L’EBITDA di gruppo ha totalizzato 2,47 miliardi di dollari, con un decremento del 4,3%.