Nel settore dello shipping il progressivo disallineamento tra domanda ed offerta di lavoro si sta traducendo in un aumento progressivo dei salari a livello globale.
Lo certifica Danica Crewing Specialists nel suo ultimo sondaggio condotto su un campione di 4868 marittimi in un periodo compreso tra maggio e ottobre.
La carenza di marittimi competenti sta avendo un impatto profondo nel settore. L’indagine mostra infatti come il surplus di offerte di lavoro disponibili stia spingendo i potenziali candidati ad essere più selettivi e a scegliere le posizioni più vantaggiose, non soltanto in termini economici ma anche qualitativi (data di arruolamento più conveniente, flotta con navi relativamente giovani e quindi maggiormente dotate di confort per gli equipaggi, etc).
Danica Crewing Specialists fa osservare come tra i gradi degli ufficiali senior, gli stipendi siano aumentati fino al 10% negli ultimi 12 mesi.
Questi incrementi salariali hanno interessato la vita a bordo di praticamente tutte le varie tipologie di navi, ad eccezione delle imbarcazioni offshore, dove gli aumenti sono stati più modesti.
Il divario salariale tra gli ufficiali indiani impiegati a bordo delle navi portarinfuse e quelli dell’Europa Orientale è andato aumentando nel corso degli ultimi 12 mesi, tanto da raggiungere il 10%, mentre gli ufficiali anziani filippini ricevono ad oggi in media gli stessi salari dei colleghi dell’Europa Orientale.
L’indagine ha inoltre evidenziato come tra le professioni più richieste ci siano quelle del cuoco, del pumpman (che lavora a bordo delle navi cisterna e controlla, tra le altre cose, il corretto svolgimento delle operazioni di carico e scarico di prodotti liquidi), del bosun (specializzato nelle attività di ordinaria manutenzione della nave) e degli installatori o fitter. Per questi lavori i salari stanno aumentando maggiormente che non per gli altri.
Altro dato interessante: sta aumentando tra i candidati l’abitudine a falsificare i curricula. Secondo Danica Crewing Specialists, i seafarer si rivolgono a dei consulenti specializzati per gonfiare e valorizzare al meglio le proprie esperienze curriculari.
“La combinazione di una carenza generale di marittimi molto competenti e di una migliore situazione finanziaria per la maggior parte degli armatori sta innescando una vera e propria spirale salariale, come quella osservata durante la crisi finanziaria del 2008” ha affermato il ceo di Danica Crewing Specialists, Henrik Jensen.
L’indagine non è però focalizzata soltanto sugli stipendi ma offre tanti altri spunti di riflessione.
Dal sondaggio emerge ad esempio come il 74% dei 4868 soggetti campionati abbia oggi un accesso gratuito a internet, con un significativo incremento del 27% rispetto ai livelli del 2019. Aumentano dunque i benefit e i confort nella vita di tutti i giorni, anche se più di un terzo dei seafarer intervistati ha dichiarato di essere stressato dal proprio lavoro. La percentuale di marittimi in condizioni di sofferenza mentale e affette da depressione è aumentata di tre punti rispetto ai livelli del 2023, passando dall’11 al 14%. Mentre un buon 8% ha ammesso di aver lavorato in presenza di scarse condizioni di sicurezza durante l’ultimo periodo contrattualizzato.
Nonostante siano aumentati gli stipendi e al lordo dell’implementazione di alcuni benefici, Danica registra tra i marittimi intervistati un sostanziale aumento delle preoccupazioni sulle condizioni di benessere a bordo delle navi. In particolare, un quarto dei marittimi segnala oggi problemi di carenza di cibo e acqua portabile, e il 35% dei soggetti intervistati ha dichiarato di non essere stato pagato nei tempi previsti dal proprio contratto di lavoro, l’1% in meno rispetto ai dati del 2023.
Altro dato significativo: gli episodi di bullismo e razzismo sono praticamente raddoppiati rispetto ai livelli del 2019. Un marittimo su otto ha riportato di essere stato maltrattato durante l’ultimo periodo di lavoro contrattualizzato mentre il 4% dei soggetti intervistati ha dichiarato di essere stato discriminato in base al colore della propria pelle, ai propri gusti sessuali od orientamenti politici.
Secondo il sondaggio, i marittimi sono comunque oggi più positivi rispetto alle proprie condizioni di lavoro, molto di più di quanto non lo fossero negli anni passati. Il 76% dei soggetti intervistati ha dichiarato che raccomanderebbe il proprio lavoro a un amico, mentre poco meno della metà consiglierebbe al proprio figlio di seguire le orme genitoriali.
Complessivamente, il 72% dei marittimi intervistati si è detto soddisfatto della propria vita lavorativa. Un dato che è rimasto inalterato rispetto ai livelli del 2023.