Moby è salva. Il tribunale di Milano ha infatti approvato ieri il concordato della compagnia e della sua controllata Cin spa, rigettando l’unica opposizione promossa dalla Grimaldi Euromed spa, che è stata condannata al pagamento delle spese.
A darne notizia in una lettera ai lavoratori e alle lavoratrici della compagnia l’ad del gruppo, Achille Onorato, per il quale l’approvazione del piano di concordato è “il frutto di tre anni di lotte e sacrifici”, un risultato che “oggi segna l’inizio di una nova fase per il nostro gruppo che sarà di rilancio e di crescita».
A questo punto, il gruppo potrà portare avanti l’operazione di salvataggio che prevede la costituzione di un fondo chiuso (SHipCo), la cessione a quest’ultimo di una parte della flotta in cambio della fornitura di nuove risorse finanziarie; la fusione di Moby e Cin nella newco Opco, il noleggio da ShipCo a OpCo della flotta acquistata dalla prima e il riacquisto della rimanenente flotta da parte di OpCo entro il 2025.
A sostenere Moby nel suo cammino ci sarà MSC, che ha deciso di entrare nel gruppo con una forte iniezione di liquidità. Come noto il piano di salvataggio presentato al tribunale dal gruppo controllato da Vincenzo Onorato prevede l’ingresso al 49% del Gruppo Msc per 150 milioni di euro.