ZIM ha chiuso il 2024 riportando ricavi per 8,43 miliardi di dollari, con un incremento del 63,3% sull’anno precedente, quando erano stati totalizzati ricavi per 5,16 mld.
A trainare gli ottimi risultati finanziari i noli spot, che nel 2024 sono cresciuti costantemente per effetto della crisi del Mar Rosso, e i volumi di merce in container trasportati dalla compagnia di navigazione israeliana, aumentati del 14,3% su base annuale, a 3,7 mln di TEU.
Complessivamente, i container da venti piedi sono stati trasportati a un prezzo medio di 1.888 dollari a TEU, contro la media dei 1203 dollari a TEU del 2023.
Nel 2024 il liner ha totalizzato un utile netto di 2,15 miliardi (nel 2023 era invece stata registrata una perdita netta di 2,69 mld) e un EBIT di 2,53 mld, contro la perdita operativa di 2,51 mld del 2023.
“Siamo soddisfatti e orgogliosi delle eccezionali performance della Società” è il commento del ceo di ZIM, Eli Glickman. “Nel 2024 abbiamo registrato volumi di trasporto record e una redditività eccezionale” ha aggiunto, sottolineando come “sulla base dei nostri continui progressi nell’aumento della nostra capacità e nell’ottimizzazione della nostra struttura dei costi, abbiamo riportato i migliori risultati di sempre al netto dello straordinario periodo COVID”.
Il vertice della compagnia israeliana ha rimarcato come gli sforzi di ammodernamento e incremento della flotta si siano riflessi positivamente sui risultati finanziari. “Con navi più grandi ben posizionate per soddisfare gli obiettivi di riduzione delle emissioni e adattate ai traffici in cui operiamo, abbiamo aumentato i volumi trasportati del 14% anno su anno, rispetto a una crescita media del mercato di circa il 6%. A guidare i nostri guadagni di quota di mercato è stata la nuova capacità implementata sul commercio dall’Asia alla costa orientale degli Stati Uniti e il rafforzamento della nostra presenza in America Latina”.
Glickman ne è convinto: “Entriamo nel 2025 con un business più resiliente e una capacità più efficiente in termini di costi e consumi, il 40% della quale è alimentata a GNL. Pur riconoscendo che il nostro settore è altamente volatile, esacerbato dall’attuale incertezza legata alla geopolitica, alle dinamiche politiche internazionali e alle politiche economiche, fiscali e monetarie, confidiamo nel nostro approccio e nella nostra posizione competitiva nel settore”.
Il ceo di ZIM prevede per il 2025 un EBITDA rettificato compreso tra gli 1,6 e i 2,2 miliardi di dollari e un EBIT rettificato tra 350 e 950 milioni di dollari e presume che le condizioni commerciali nel Mar Rosso non si normalizzeranno prima della seconda metà dell’anno.