Estendere a tutto il 2021 le misure a sostegno degli operatori portuali; attivare strumenti adeguati per consentire il riequilibrio economico-finanziario nei rapporti concessori; costituire un fondo nazionale per l’incentivazione al pensionamento anticipato. Sono le richieste che Assiterminal ha consegnato ieri alla Commissione Trasporti, nel corso dell’audizione per l’iter di conversione del DL 121/21, recante misure urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture.
La prima proposta emendativa va ad intervenire sull’art.4, comma 5, del testo di legge: l’estensione per tutto l’anno delle misure di sostegno a favore degli operatori portuali si giustifica con l’esigenza di contrastare il momento di sofferenza in cui si trovano, soprattutto, i terminal crociere. Che “versano ancora in un contesto di drastica riduzione di traffici (-80% vs 2019) e si trovano in crisi di liquidità”.
Il secondo emendamento, aggiunge un comma, il n.7, all’art. 4, e permette alle AdSP di disporre “compatibilmente con il diritto dell’Unione europea, e ove ne ricorrano le condizioni, una modifica dei rapporti concessori in essere al fine di tenere conto degli effetti derivanti dagli eventi imprevedibili, ivi inclusa l’emergenza epidemiologica COVID-19, nonché dalla necessità di eseguire lavori aggiuntivi necessari per l’esercizio dell’infrastruttura”. Nell’emendamento è specificato che “le misure di riequilibrio, che hanno ad oggetto la durata della concessione e la misura del canone, sono formalizzate con atto sostitutivo stipulato ai sensi dell’art. 18 comma 4 della legge n. 84/1994” e che “gli investimenti eseguiti dai concessionari su beni che formano oggetto della concessione, soggetti ad incameramento al termine della medesima, sono interamente computati ai fini dell’equilibrio economico finanziario”.
Infine, la terza modifica, che aggiunge il comma 8 all’art.4, concede alle AdSP la possibilità di usare una quota parte delle proprie entrate per finanziare misure di incentivazione al pensionamento anticipato nonchè misure di politiche attive per i lavoratori portuali appartenenti alle imprese titolari di autorizzazioni e/o concessioni ai sensi degli artt. 16 e 18, della citata legge, ovvero ai sensi dell’art.36 cod. nav., che applichino il CCNL Lav. Porti.
“Le risorse economiche di cui al presente comma potranno esser trasferite annualmente ad apposito fondo nazionale qualora venga costituito” si legge nell’emendamento.
“Siamo convinti che questa impostazione sia premiante per fare sistema: l’efficientamento delle aziende e il riconoscimento ai lavoratori della dignità di un lavoro che ci stupiamo non sia ancora considerato come usurante o quantomeno gravoso” afferma il direttore generale di Assiterminal, Alessandro Ferrari.