Entro l’estate del prossimo anno le tariffe di trasporto marittimo di container nel trade Asia-Europa potrebbero arrivare a contrarsi anche del 70%. Ne è convinta Linerlyitica, che in un recente report ha analizzato l’andamento del mercato dei futures scambiati a Shanghai.
“Gli attuali prezzi dei futures (ovvero degli accordi tra due parti per scambiare un’attività in una data futura a un valore predeterminato) prevedono cali continui nei prossimi 12 mesi” afferma Linerlytica che sottolinea come i vettori non siano riusciti sino ad ora a controllare il decremento dei noli sul mercato spot, con lo Shanghai Containerized Freight /(SCFI) che nei trade verso il Nord Europa è sceso del 12% dal suo picco di luglio.
Questa settimana lo SCFI si è contratto su base settimanale del 4,6 e del 2,6% rispettivamente negli scambi commerciali verso il Nord Europa e verso il Mediterraneo.
Secondo la società di analisi, la decisione di Maersk del 26 agosto scorso di ridurre il peak surcharge per le merci verso il Nord Europa da 4.000 a 3.000 dollari a FEU a partire dal 15 settembre è un ulteriore segnale negativo per il mercato poiché l’utilizzo della capacità sta continuando a scendere dal suo massimo di punta stagionale.
Il sentiment più debole del mercato sta portando i vettori a ritirare capacità dal mercato ma per gli esperti si tratta di una mossa non sono sufficiente a controllare il calo dei tassi.
E’ chiaro dunque che le tariffe per l’Europa/Med probabilmente continueranno ad attenuarsi a causa dell’aumento della capacità man mano che le navi di nuova costruzione continuano ad essere messe in funzione.
