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Grido di allarme di organizzazioni e sindacati

Omicron, trasporti a rischio

di Redazione Port News

“Le reazioni istintive dei leader mondiali alla variante Omicron stanno mettendo i lavoratori dei trasporti e la catena di approvvigionamento globale a rischio di collasso”. Le organizzazioni e i sindacati internazionali lanciano un grido di allarme contro le misure restrittive che almeno 56 Paesi hanno ripristinato a seguito della diffusione del nuovo ceppo.

In una nota congiunta, IATA, International Air Transport Association, ICS, International Chamber of Shipping, IRU, International Road Transport Union, e ITF, International Transport Workers’ Federation, chiedono ai governi di non reimporre restrizioni alle frontiere che limitano ulteriormente la libertà di circolazione dei lavoratori dei trasporti internazionali e di imparare dalle lezioni degli ultimi due anni.

“I lavoratori dei trasporti transfrontalieri, compresi i marittimi, gli equipaggi degli aerei e i conducenti  – affermano – devono essere in grado di continuare a svolgere il proprio lavoro e attraversare le frontiere senza norme di viaggio eccessivamente restrittive, per mantenere in movimento le catene di approvvigionamento già in difficoltà”.

Gli enti di trasporto, che rappresentano più di 20 trilioni di dollari di commercio mondiale all’anno e 65 milioni di lavoratori dei trasporti globali lungo tutta la catena di approvvigionamento, chiedono la fine dell’approccio affrettato e frammentato alle regole di viaggio da parte dei governi: “Ora è il momento per i capi di stato di ascoltare i leader del settore e i lavoratori, intraprendendo insieme azioni decisive e coordinate per alleviare la tensione sulla catena di approvvigionamento e sostenere una forza lavoro di trasporto globale esausta durante l’intensa stagione delle vacanze”.

Lunedì 6 dicembre è previsto un incontro sulla nuova crisi con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) per discutere le raccomandazioni e l’impatto che i divieti di viaggio e altre restrizioni in risposta alla variante Omicron avranno sui lavoratori dei trasporti e sulla catena di approvvigionamento.

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