La programmazione delle infrastrutture transeuropee di trasporto attraversa una nuova fase di revisione a seguito della valutazione di medio termine. Il CEF rappresenta una rilevante fonte di finanziamento attraverso sovvenzioni per le infrastrutture e servizi di trasporto, specialmente nei Paesi europei maggiormente destinatari dei Fondi di Coesione. La proposta di modifica al regolamento 1316/2013 del Connecting Europe Facility, che verrà presentata il prossimo 29 maggio, prevede una semplificazione e una maggiore flessibilità con una focalizzazione crescente sui seguenti aspetti:
- Decarbonizzazione dei sistemi di trasporto
- Digitalizzazione
- Sicurezza
Come già fatto nella seconda metà della programmazione vigente, la Commissione europea porrà una particolare enfasi sugli aspetti di sinergie con i settori delle telecomunicazioni e dell’energia e sul potenziamento del blending finanziario con apporto di capitali da parti di investitori privati. Allo stato attuale non viene prevista una sostanziale modifica tra Core e Comprehensive Network, ossia fra rete Centrale e rete Global delle infrastrutture di trasporto, per cui la sfida per i nodi di trasporto diviene sempre più l’inserimento nella prioritaria Rete Core. Allo stesso modo la modifica attualmente in discussione dell’Allegato I del regolamento 1316/2013 del Connecting Europe Facility, con la soppressione dei collegamenti intermodali dei porti marittimi quali sezioni prioritarie della Rete, pone il fondamentale tema del finanziamento delle infrastrutture e opere cosiddette fredde, cioè difficilmente finanziabili con l’apporto di capitali privati in partenariato pubblico-privato, senza il forte investimento di capitali pubblici nazionali ed europei. La priorità dei finanziamenti si sposterà quindi sempre più la digitalizzazione e decarbonizzazione dei servizi di trasporto, assieme con gli interventi transfrontalieri di connessione delle reti di trasporto degli Stati membri, a scapito di interventi infrastrutturali localizzati nei nodi di trasporto non situati ai confini, destinati a essere supportati dai fondi di Coesione e dai fondi Europei di Sviluppo regionale. Questa novità di politica settoriale sulle reti di trasporto transeuropee si innesta naturalmente nel più ampio dibattito riguardo il futuro budget dell’Unione, presentato lo scorso 2 maggio, e che prevede finanziamenti in aumento per l’ambito Trasporti del CEF a circa 30 miliardi di euro nel periodo finanziario 2021-2027.