Come già riportato in questa rubrica, il programma CEF viene confermato anche per il prossimo periodo finanziario 2021-2027, con un budget complessivo di oltre 30 miliardi di euro a prezzi correnti.
Ma quali sono le ricadute attese dall’effettivo completamento della rete Transeuropea di trasporto entro l’anno 2030? Uno studio, commissionato dall’UE a tre primarie società di consulenza, mette in luce un dato complessivo di 800.000 persone occupate (Full Time Equivalent) come beneficio dell’attività collegata alla realizzazione e all’entrata in esercizio delle TEN-T.
Si prevede inoltre un incremento del Prodotto interno lordo dell’1,6% e una riduzione di 26 milioni di tonnellate di CO2 emessa in atmosfera tra il 2017 e il 2030.
Le ricadute positive non saranno tuttavia distribuite uniformemente in Europa: le riduzioni dei tempi medi di percorrenza nel trasporto passeggeri saranno ad esempio più accentuate nell’Est Europa e alcuni corridoi, come quello Scandinavo-Mediterraneo, riusciranno ad ottenere miglioramenti più marcati rispetto ad altri, come il Baltico-Adriatico o l’Atlantico.
Anche a livello di Paesi membri, si sottolinea come le maggiori ricadute siano attese soprattutto in alcuni Stati dell’Europa Orientale, come la Lettonia, la Slovacchia e la Lituania, ma l’Italia si posiziona comunque a metà classifica, con un incremento del PIL al 2030 di poco inferiore al 2%, più di quanto non si preveda per Germania e Francia. Il nostro Paese è poi al quarto posto per quanto riguarda l’occupazione attesa, dopo Polonia, Spagna e Francia. Il miglioramento in termini ambientali viene stimato in un decremento del 1,4% delle emissioni di CO2, dello 0,7% di emissioni di PM e NOx, grazie alla transizione verso forme di trazione più efficienti e sostenibili e al trasferimento modale a vantaggio di modalità di trasporto più verdi.
Risulta evidente come i maggiori impatti siano prevedibili in quelle aree dell’UE che si situano ancora al di sotto della media in termini di dotazione infrastrutturale e di indicatori macro-economici: l’integrazione progressiva di centro e periferia dell’UE passa anche attraverso la realizzazione delle TEN-T, con una crescente convergenza in termini di accessibilità e qualità delle infrastrutture e dei servizi di trasporto.
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