La proposta, adottata il 17 maggio della Commissione europea, presenta le iniziative per la riduzione degli oneri amministrativi e procedurali connessi con la realizzazione degli importanti progetti di investimenti delle TEN-T, la Rete transeuropea di trasporto. Il completamento delle TEN-T è cruciale per la creazione del Mercato unico, ma spesso i progetti, specialmente quelli transfrontalieri, si confrontano con notevoli problemi e complessità legati alle autorizzazioni e permessi per realizzare le opere. La proposta intende pertanto costituire un quadro di riferimento unico per le procedure amministrative e autorizzative e di appalto pubblico dei progetti transfrontalieri. In particolare:
• I progetti di interesse comune delle TEN-T saranno riconosciuti come prioritari; per i progetti transfrontalieri, gli Stati membri interessati dovranno individuare un organismo unico per il rilascio di permessi ed autorizzazioni;
• Gli Stati membri si dovranno pertanto attivare affinché, nel rispetto delle legislazioni nazionali, i progetti di interesse comune abbiano il grado di priorità più elevato possibile;
• I tempi per il rilascio dei permessi ed autorizzazioni necessari sono fissati con un limite massimo di due anni nella fase preliminare, antecedente la consegna della documentazione richiesta completa, e la fase di valutazione non dovrà durare più di un anno.
• Anche le procedure di appalto pubblico potranno essere semplificate con il ricorso alla legislazione di uno degli Stati membri coinvolti.
Dato il tempo massimo stabilito per l’intera fase di autorizzazione (3 anni), la Commissione europea ritiene che saranno possibili significativi vantaggi dall’entrata in vigore di questo regolamento, in particolare 150 milioni dii euro di risparmi per le autorità pubbliche e i promotori dei progetti e un risparmio per l’utenza complessivo di 5 miliardi di euro, proprio in virtù di una più celere realizzazione delle opere programmate. Si ricorda che il completamento della Rete core delle TEN-T richiederà circa 500 miliardi di euro fra il 2021 e il 2030.