UE: in marcia verso un futuro green

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La nuova Commissione ha dato fin da subito grande attenzione al tema della sostenibilità ambientale e della neutralità climatica (da raggiungersi entro il 2050), imprimendo un’accelerazione al processo di riduzione delle emissioni di inquinanti prospettata per il 2030.

Quale settore a grande impatto ambientale, anche i trasporti sono naturalmente interessati da questa strategia. La Commissione europea ha stabilito quindi un obiettivo di riduzione del 90% rispetto ai livelli correnti. Che sono, al contrario di altri settori, in aumento.

Per raggiungere l’obiettivo la Commissione si propone di rivedere, nel 2021, la politica delle TEN-T,  introducendo fin dal 2020 una strategia specifica per la mobilità intelligente e sostenibile.

La multimodalità diventerà in questo senso uno dei maggiori ambiti di investimento: la Commissione sta valutando di ritirare il Regolamento sul trasporto combinato per presentarne uno nuovo nel corso della programmazione 2021-2027 e intende incentivare la mobilità connessa e le soluzioni di Mobility as a Service (MaaS) anche attraverso una riconsiderazione dei meccanismi di supporto dei finanziamenti ottenibili con il Connecting Europe Facility (CEF).

Le linee strategiche, che impatteranno quindi sugli interventi promossi dall’UE nel settore dei trasporti, sono state tracciate, anche se naturalmente tutto questo dovrà essere trasposto in obiettivi operativi e schemi di finanziamento validi per la prossima programmazione 2021-2027.
L’intersettorialità fra trasporti, energia e telecomunicazioni sta emergendo sempre più come elemento chiave del supporto alle infrastrutture, che oggi non sono considerate solamente sotto il profilo fisico e costruttivo ma diventano sempre più fattore critico di una rete fatta di flussi informativi, merci/passeggeri e energetici.
Il Green new deal pone tutto ciò sotto la prospettiva di una neutralità climatica ancora più radicale rispetto alla sostenibilità ambientale richiesta nella programmazione 2014-2020.
Il settore dei trasporti, che è responsabile per il 25% delle emissioni di emissioni gas serra nell’UE e che per il momento si è mosso in controtendenza nei confronti di una generale riduzione dell’inquinamento prodotto dagli Stati membri, acquisirà una rinnovata centralità rispetto a tali obiettivi di efficienza e ecosostenibilità.
Lo sviluppo di infrastrutture e reti non potrà dunque prescindere da questi scenari, che riguardano non soltanto nuove opere, ma anche e soprattutto l’esistente e il suo adeguamento ai cambiamenti climatici.
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OBIETTIVI

Trasporti: la Commissione europea ha stabilito un obiettivo di riduzione del 90% rispetto ai livelli correnti di inquinamento. Tutto il settore è chiamato a fare uno sforzo per sostenere gli obiettivi di sostenibilità ambientale promossa dall'UE