Due navi attaccate in poche ore l’una dall’altra. I pirati tornano a farsi vedere nel Golfo di Guinea, dopo mesi di relativa calma.
Il 25 ottobre, gli aggressori sono prima saliti a bordo della MSC Lucia, in viaggio verso Douala, in Camerun, seminando il panico tra i membri dell’equipaggio, e costringendoli ad una ritirata strategica nella cittadella, dove si sono asseragliati per tutto il tempo. L’intervento di un elicottero inviato da una nave da guerra antisommergibile della Marina russa, la Kulavov, la prima a ricevere i segnali di soccorso, ha messo in fuga i pirati, che hanno preso il largo a bordo di un motoscafo.
A distanza di poche ore dall’incidente incorso alla MSC Lucia, altri pirati hanno abbordato la Montet Tide, una nave di supporto battente bandiera di Vanuatu che, al momento dell’attacco, si trovava a 50 miglia dall’Isola di Bioko, vicino al confine tra Nigeria e Camerun. I pirati hanno rapito tre membri dell’equipaggio.
Le due aggressioni interrompono un lungo periodo di stabilità nel Golfo di Guinea. Nei primi nove mesi dell’anno si sono contati soltanto 28 incidenti nella zona, uno dei dati più bassi dal 1994.