La flotta di portacontainer inattive (idle fleet) ha raggiunto ad oggi una capacità inferiore ai 200.000 TEU, ovvero lo 0,6% di quella disponibile, pari a 31 milioni di TEU.
Lo rivela l’ultimo report bisettimanale di Alphaliner, sottolineando come la pausa per il Capodanno cinese e la tregua provvisoria tra Israele e Hamas non abbiano avuto, almeno per il momento, ricadute immediate sul commercio marittimo e sulla tendenza da parte dei liner a tenere quante più portacontainer attive in un periodo in cui l’allungamento delle distanze medie di navigazione causato dai dirottamenti per il Capo di Buona Speranza ha gonfiato le tariffe di trasporto.
Complessivamente, nelle ultime due settimane, il numero totale di navi inattive è aumentato di sei unità, arrivando ad un totale di 71. Tuttavia, in termini di capacità, l’aumento è risultato quantificabile in appena 5228 TEU.
La flotta inattiva costituisce ormai da più di un anno meno dell’1% della flotta totale di container.
Parallelamente la capacità complessiva ferma in cantiere è aumentata significativamente nell’ultimo periodo ed è ora pari a 731.872 TEU, per un totale di 170 navi. Si tratta del livello più alto mai raggiunto in tre mesi e mezzo. Molti vettori stanno insomma approfittando del periodo di calma che di solito segue le festività del capodanno cinese per parcheggiare le proprie navi.