I mercati altamente remunerativi del noleggio e del trasporto merci hanno spinto sia gli armatori non operativi che gli operatori di linea a continuare ad utilizzare anche le navi più vecchie, normalmente destinate alla demolizione.
Nei primi sei mesi del 2022 non risultano portacontainer messe in disarmo. Nessuna vendita per lo scrapping, nonostante i prezzi di demolizione siano interessanti.
Lo certifica Alphaliner in un suo report nel quale sottolinea come il 2022 segua l’andamento dell’anno precedente, chiusosi con un totale di diciannove portacontainer demolite (per una capacità complessiva di 16.500 TEU).
La consultancy firm prevede che le vendite di demolizioni di containership rimarranno particolarmente contenute nella seconda metà del 2022.
Come già anticipato, la mancanza di vendite per la demolizione è da attribuirsi agli alti tassi di nolo registrati in questi mesi nel trasporto della merce containerizzata. Nonostante stiano gradualmente cominciando a calare, anche se non in tutte le rotte, i guadagni assicurati sono stellari.
Diventa più conveniente, quindi, per un operatore di linea utilizzare tutta la capacità disponibile o, al massimo, rivendere sul mercato dell’usato le navi più vecchie piuttosto che metterle in disarmo.