Porti italiani resilienti, nonostante la crisi del Mar Rosso - PortNews
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Assoporti/SRM, pubblicato il nuovo Port Infographics

Porti italiani resilienti, nonostante la crisi del Mar Rosso

di Redazione

Continua la sinergia tra il mondo della portualità, rappresentato da Assoporti, e quello della ricerca economica rappresentato da SRM (centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo), che stamani hanno lanciato un nuovo numero di Port Infographics.

Dai dati presentati da SRM emerge come nei primi nove mesi del 2024 i porti italiani abbiano movimentato complessivamente 362 milioni di tonnellate di merce, facendo registrare un aumento dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

In crescita, del 4,7%, il traffico dei container: da gennaio a settembre 2024 sono state movimentate 91,1 mln di tonnellate di merce containerizzata. Nel periodo di riferimento sono stati movimentati 8,7 mln di TEU, il 4,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Complessivamente sono stati movimentati 3,73 mln di TEU in trasbordo, il +14.3% su base annuale.

In aumento anche i rotabili (+1%, a 93,1 mln di tonnellate) e le rinfuse liquide (+2,4%, a 124 mln di tonnellate) mentre calano, dell’11,5%, le rinfuse solide, a 36,3 milioni di tonnellate.

Eccellenti, invece, le performance nel settore dei passeggeri dei traghetti e delle crociere, dove sono stati riportati incrementi su base annuale rispettivamente del 3,1% con 49 mln di passeggeri e del 7,2%, con 11 mln di passeggeri.

Gli USA si confermano il primo partner nell’export marittimo italiano, con 27,7 miliardi di euro di merce. Un quarto del nostro export è diretto verso gli USA.

Nei primi nove mesi del 2024 l’interscambio marittimo con gli USA ha sfiorato i 36 miliardi di euro, il 53,8% del totale. Meccanica, Agroalimentare e Mezzi di trasporto i prodotti più esportati via mare dal nostro Paese verso gli Usa con complessivi 19,4 miliardi di euro.

I porti italiani più orientati agli scambi con gli USA sono Trieste con 9.864 tonnellate di merce e Livorno (1.013 tonnellate di merce).

Lo studio si è soffermato anche sul contesto internazionale, sottolineando come le tensioni nel Mar Rosso abbiano intensificato i passaggi marittimi verso il Capo di Buona Speranza. Se ad ottobre 2023 sono transitate navi per un totale di 128 milioni di stazza lorda, a dicembre del 2024 il dato è quasi raddoppiato, passando un passaggio di navi per 219 mln tonnellate di stazza lorda.

Diminuisce invece il tonnellaggio in transito da Suez, passato da 143 a 39 mln di tonnellate di gross tonnage.

I liner si sono dovuti adeguare alle nuove distanza di navigazione, con un impatto diretto sull’affidabilità dei servizi di linea. A dicembre del 2024 il 53,8% delle navi è arrivato in ritardo.

Un focus particolare è stato dedicato ai flussi di traffico nel Canale di Panama, via di transito di cui gli USA sono il primo utilizzatore, con 160 mln di tonnellate di merci transitate. Seguono Cina e Giappone.

Il Canale, che concentra il 3% del traffico marittimo mondiale, ha ripreso a marciare dopo il periodo di siccità che ne ha limitato i transito. Lo snodo di Panama è strategico per i traffici tra la US East Coast e l’East Asia: il 46% di questi transita attraverso il Canale.

“La sinergia con SRM è diventata oramai solida ed il nuovo numero della pubblicazione continua a mettere in luce fenomeni di forte attualità per il nostro Paese; i dati sulla portualità italiana continuano a marciare anche in un momento difficile connesso alla situazione geopolitica che mostra segnali di miglioramento” ha affermato il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri.

“La nostra visione futura è densa di sfide da affrontare con determinazione: portare a termine gli investimenti del PNRR per ammodernare sempre più  le nostre infrastrutture, digitalizzare i porti e renderli più sostenibili ed intermodali, saranno per noi i primi obiettivi da raggiungere per un Paese sempre più competitivo nel Mediterraneo”  ha aggiunto.

“Abbiamo progettato questo numero insieme ad Assoporti inserendo uno Speciale sugli Stati Uniti visto l’argomento di forte attualità, connesso ai dazi ed al Canale di Panama” ha dichiarato il Direttore Generale di SRM, Massimo Deandreis. “La rotta transatlantica riveste primaria importanza per i nostri scambi commerciali e la conferma ne è il fatto che l’interscambio totale tra Italia e Stati Uniti avviene per il 53% via mare e numerosi porti del Paese hanno traffici con navi provenienti e dirette verso gli USA che si confermano il principale “cliente” dell’export marittimo italiano. Il trasporto via nave è un driver delle nostre relazioni commerciali internazionali e su questo dobbiamo continuare a puntare con decisione. il Report vuole essere uno strumento al servizio degli operatori per una corretta e dettagliata visione dei dati del comparto e dei fenomeni che lo caratterizzano”.

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