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Assoporti e i dati statistici sui nove mesi

Porti italiani, ripresa confermata

di Redazione Port News

Segni più davanti a tutti gli indicatori di traffico. I dati statistici sui primi nove mesi dell’anno certificano il buono stato di salute dei porti italiani.

A renderlo noto è l’Associazione dei Porti Italiani (Assoporti), che registra la conferma di “una stabile ripresa”. Se nel 2020 gli scali portuali avevano movimentato 441 milioni di tonnellate di merci, con un calo del 10% rispetto ai 490 milioni del 2019, già nel primo trimestre del 2021 si è registrato un primo importante segnale di controtendenza, con una crescita dei flussi di traffico sul 2019 pari al 3%.

“È importante evidenziare che si sta registrando, rispetto al periodo gennaio-settembre 2019, un recupero dei livelli precedenti la crisi nella movimentazione di merci e passeggeri” si legge nella nota diffusa da Assoporti.

I dati combinati forniti dalle singole Autorità di Sistema mostrano tra gennaio e settembre un incremento del traffico container globale pari al 3,3% del totale. In aumento anche i traffici rotabili (+18,6%) e le altre merci varie (+24%).

Per quanto riguarda il settore delle crociere, di fatto azzerato dalla crisi pandemica, la situazione è di fatto ancora critica, anche se i dati fanno registrare un aumento di oltre il 277% rispetto allo stesso periodo del 2020. “Il 2022 sarà l’anno in cui si dovrebbero vedere dati di crescita più significativi”, sui legge nella nota di Assoporti.

“Stiamo vedendo una portualità in ripresa che ci fa guardare al futuro con un ragionato ottimismo” ha affermato il Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri. “I porti, che sono parte integrante della logistica moderna, si sono mostrati resilienti e organizzati tanto da garantire l’approvvigionamento dei beni in tutto il Paese, come abbiamo più volte ricordato. I segnali di ripresa dovranno essere accompagnati e rafforzati da tutti gli investimenti necessari per garantire la competitività dei porti, come previsto dal PNRR e dal fondo complementare, che pongono obiettivi ambiziosi e fortemente stimolanti anche per la transizione ecologica e digitale del comparto. Totalmente diverso il tema dei passeggeri legato direttamente alla situazione sanitaria in corso e alla sua evoluzione.”

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