Segni più davanti a tutte le categoria di traffico. I porti sardi (Cagliari, Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci) si avviano ad uscire dal tunnel della crisi pandemica, archiviando un buon 2021.
Ottime le performance registrare nel traffico passeggeri, aumentato del 38% rispetto al 2020, con oltre 4 milioni di unità.
Positivo, ma ancora ben al di sotto dei risultati del 2019 (- 87 %), il mercato delle crociere, che ha chiuso il 2021 con un +731% rispetto al 2020, passando da appena 6 mila e 900 crocieristi, a circa 57 mila e 400 della scorsa stagione.
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sardegna segnala inoltre un forte recupero per il settore delle merci che, globalmente, chiude il 2021 con un +15% rispetto all’anno precedente (da poco più di 38 milioni e 362 mila tonnellate del 2020 a 44 milioni e 136 mila circa dell’annualità appena chiusa).
In dettaglio, le rinfuse liquide (principalmente petrolio e raffinati) hanno chiuso con un +14%. Ad un +6% ammonta, invece, il risultato della crescita di quelle solide (cereali, carbone e minerali). Più consistente, invece, il rapporto 2020 – 2021 per le merci su gommato, che si attesta al 20% di incremento, passando da circa 11 milioni e 600 mila tonnellate a quasi 14 milioni dell’anno appena chiuso.
Riallineamento al periodo pre covid pressoché raggiunto, quindi, per il comparto merci, che si attesta, rispetto al 2019, ad un meno 5 per cento.
“Chiudiamo il 2021 con percentuali decisamente incoraggianti, che lasciano intravedere una definitiva uscita dal peggiore periodo di crisi” spiega il presidente dell’AdSP, Massimo Deiana. “Nonostante l’aggravio dei protocolli sanitari sulla normale operatività, da una parte, ed un irregolare andamento dei traffici, dall’altra, gli scali di sistema, ed in particolare tutto il cluster portuale, hanno dimostrato al meglio una grande capacità di tenuta, resistendo alla sferzata della crisi, rimanendo in gioco nonostante le numerose restrizioni, senza arrecare disagi alla mobilità dei passeggeri e delle merci”.