Il trasporto marittimo di container ha raggiunto livelli di redditività mai visti prima. Merito soprattutto degli incrementi record avuti dalle tariffe dei noli.
A rilevarlo è l’ultimo bollettino Sunday Spotlight di Sea-Intelligence, secondo il quale tutte le principali compagnie di navigazione a livello mondiale (almeno quelle che pubblicano i bilanci) hanno registrato su base annua un aumento sostanziale dei ricavi nel terzo trimestre 2022.
In termini di EBIT, i liner hanno realizzato tra Gennaio e Marzo un enorme profitto operativo, pari a 43,9 miliardi di dollari. E’ da 12 anni che non si vedevano nel primo trimestre risultati di questa portata. Si tratta, inoltre, di un utile prima delle imposte superiore a quello eccezionale totalizzato nel terzo trimestre del 2021.
Le rilevazioni di Sea-Int segnalano che i vettori hanno più che raddoppiato il proprio EBIT anno/anno e la maggior parte dei vettori ha raddoppiato il proprio EBIT rispetto all’utile operativo aggregato 2010-2020.
Quattro vettori hanno registrato un EBIT di oltre 5 miliardi di dollari. Alla testa di questa speciale classifica si trova CMA CGM, con un EBIT di 7,64 miliardi di dollari. A seguire Maersk (7,07 miliardi di dollari), COSCO (6,26 miliardi di dollari) e ONE Line, con un EBIT di 5,23 miliardi di dollari.
La natura assurda dell’attuale contesto di domanda/offerta e dei noli è rilevata in modo chiaro nella figura, che riporta gli EBIT/TEU del terzo trimestre del 2022 di ognuna delle compagnie di navigazione analizzate.
Dalle statistiche si evince come il livello di redditività non sia guidato da una crescita dei volumi, in quanto a parte ZIM (+5,0%) e Hapag Lloyd (+0,4%), tutti gli altri vettori hanno fatto registrare un decremento nelle movimentazioni su base annuale.
“Questo livello di redditività è più che altro un riflesso dell’attuale contesto delle tariffe di trasporto” si legge nella nota di Sea Int.