Profitti in frenata per i carrier, è iniziato il downtrend? - PortNews
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15,8mld nell'ultimo trimestre del 2024, -41% su quello precedente

Profitti in frenata per i carrier, è iniziato il downtrend?

di Redazione

Nell’ultimo trimestre del 2024 i guadagni delle principali compagnie di navigazione attive nel trasporto marittimo di container sono calati in modo vertiginoso.

A certificarlo una indagine del broker marittimo e fondatore di Blue Alpha Capital, John McCown, dalla quale si evince come i big carrier abbiano totalizzato tra ottobre e dicembre un profitto netto combinato di 15,8 miliardi di dollari.

Il risultato è una stima di massima, cui McCown è pervenuto sommando i profitti realizzati dai vettori che hanno dichiarato i risultati con quelli ipotizzati per le compagnie che non hanno pubblicato i propri documenti contabili.

Degli 11 maggiori vettori marittimi, Maersk è quello che ha riportato i migliori risultati finanziari, archiviando il periodo ottobre-dicembre 2024 con 1,8 miliardi di profitti. COSCO e CMA CGM hanno chiuso il periodo rispettivamente con 1,784 e 1,530 mld di dollari. In quarta posizione Hapag Lloyd, con 1,1 mld di guadagni.

Tutti gli altri vettori hanno riportato guadagni più modesti: dai 931 mln di dollari di Evergreen ai 403 mln di Yang Ming, fanalino di coda di questa speciale classifica in cui non è ricompresa MSC, che non pubblica i propri risultati contabili.

Nel complesso, i 15,8 mld di dollari di guadagni rappresentano un peggioramento del 41% in confronto al trimestre precedente. Mentre rispetto alla perdita di 0,7 miliardi di dollari di ottobre-dicembre 2023, gli utili totali sono aumentati di 16,5 miliardi di dollari.

“Si tratta di una prima inversione di tendenza dopo tre trimestri di crescita costante” sottolinea McCown.

“L’assorbimento della capacità prodotto dalla deviazione dei transiti verso il Capo di Buona Speranza e l’aumento dei volumi trasportati hanno trainato verso l’alto le performance finanziarie dei carrier durante tutto il 2024” aggiunge. “Nel secondo e terzo trimestre il comparto ha rispettivamente raddoppiato e quadruplicato gli utili totalizzati nel primo trimestre ma ora ci troviamo alla fine di questo ciclo rialzista”.

Con i risultati dell’ultimo trimestre, salgono a 58,3 miliardi i guadagni totalizzati dall’industria dello shipping nel 2024. La stima di Blue Alpha Capital non è molto dissimile da quella di Sea Intelligence, che parla di 60 miliardi di guadagni. Nel 2024 i profitti al netto dei costi operativi hanno raggiunto i 27,3 miliardi di dollari. Per Sea Int si tratta di un risultato nettamente superiore all’EBIT combinato totalizzato nel periodo 2018-2019 e nel 2023.

Ora, però, la situazione potrebbe invertirsi.

“Mentre molte portacontainer stanno continuando ad evitare il Mar Rosso, la riduzione degli attacchi dei ribelli yemeniti in seguito all’accordo tra Israele e Hamas potrebbe favorire il ripristino dei transiti da Suez, con l’effetto diretto di un aumento delll’8% della capacità attualmente offerta sui mercati” afferma ancora McCown.

Che qualcosa stia cambiando lo si evince anche dal coefficiente di utilizzazione delle portacontainer, che in tre dei quattro principali trade, è sceso al di sotto del 90%.

I dati dello Shanghai Containerized Freight Index  riportano come le tariffe spot siano in calo del 47% dall’inizio dell’anno. Secondo Drewry, i noli spot dall’Asia al Nord Europa, dall’Asia al Mediterraneo e sulla rotta transpacifica verso le coste occidentali e orientali degli Stati Uniti sono ora tutti più bassi che non in qualsiasi altro momento del 2024.

“Con molta probabilità, il downtrend dell’ultimo trimestre dell’anno proseguirà anche nel primo trimestre del 2025” è la previsione del fondatore di Blue Alpha Capital, secondo il quale i guadagni che i big carrier totalizzeranno nel primo trimestre del 2025 saranno inferiori di 10 miliardi rispetto a quelli totalizzati nell’ultima parte dell’anno appena trascorso.

“Il 2025 sarà sicuramente un anno ricco di eventi per l’industria dello shipping” conclude.

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