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Nel Q4 2022 superati di poco Facebook, Amazon, Netflix e Google

Profitti, divario azzerato tra i vettori e le big tech

di Redazione

Il 2022 è stato uno degli anni migliori nella storia del trasporto container in termini di guadagni netti per le principali compagnie di linea. A certificarlo una indagine del broker marittimo e fondatore di Blue Alpha Capital, John McCown, dalla quale si evince come i big carrier abbiano totalizzato nell’anno appena trascorso un profitto netto combinato di 215 miliardi di dollari.

Il risultato è una stima di massima, cui McCown è pervenuto sommando i profitti realizzati dai vettori che hanno dichiarato i risultati con quelli ipotizzati per le compagnie che non hanno pubblicato i propri documenti contabili.

Con questa cifra viene comunque raggiunto un nuovo record rispetto al già iperbolico profitto portato a casa dai big carrier nel 2021, pari a 142 miliardi di dollari.

Attenzione, però. Nell’ultimo trimestre del 2022 i guadagni sono calati in modo vertiginoso. La cifra di 34,7 miliardi di dollari rappresenta un peggioramento del 34% in confronto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Mentre rispetto al terzo trimestre del 2022, gli utili totali sono diminuiti del 41,1%. Si tratta del secondo downturn trimestrale registrato dopo sette trimestri da record.

Tra i vettori che hanno comunicato i propri risultati contabili, Cosco è l’unico ad aver registrato nel quarto trimestre un miglioramento nelle performance finanziarie. Il carrier cinese ha chiuso il periodo di riferimento con un profitto netto di 4,9 miliardi di dollari e un incremento del 49,5% sullo stesso periodo del 2021.

In questa speciale classifica Maersk risulta seconda in termini di profitti, con un utile netto di 4,792 miliardi di dollari, 1,2 mld in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Hapag Lloyd si è classificata terza, con un utile netto di 3,295 miliardi. Quarto posto per CMA CGM, il cui reddito netto è stato pari a 3,04 miliardi, 3 mld in meno rispetto a quanto realizzato nel Q4 2022.

Secondo McCown, i profitti dell’industria del trasporto di container nel quarto trimestre del 2022 hanno superato quelli di FANG, acronimo di Facebook, Amazon, Netflix e Google, di appena il 4,3%. Si è quindi quasi azzerato il divario dal terzo trimestre dell’anno scorso, quando i profitti dell’industria marittima avevano superato i FANG del 158%.

Non solo, i profitti sono risultati inferiori, del 25%, rispetto a quelli totalizzati dai giganti dell’high tech Apple e Microsoft, con un margine di profitto che rimane comunque 1,2 volte superiore a quello fatto registrare dai due colossi.

Insomma, per i vettori è iniziata la fase di decrescita, con un trend che secondo McCown continuerà la propria curva discendente anche nel 2023. Anno in cui i carrier dovrebbero portare a casa entrate nette per un totale di 43,2 miliardi di dollari, di cui 14,9 miliardi nel primo trimestre, 10,8 miliardi nel secondo e 8,7 miliardi in ciascuno degli ultimi due trimestri. La cifra complessiva fa registrare una diminuzione dell’utile netto cumulato di quasi l’80% rispetto ai risultati dell’anno precedente.

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